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I fuoriusciti di Sel danno vita a 'Libertà e diritti': "Non siamo un partito"

01 luglio 2014 | 14.04
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Titti Di Salvo è la portavoce: "Siamo solo un progetto che intende alimentare la cultura del centrosinistra". Prima assemblea nazionale a settembre. Fava: "Non vogliamo diventare una corrente del Pd"

Gennaro Migliore (foto Infophoto) - INFOPHOTO
Gennaro Migliore (foto Infophoto) - INFOPHOTO

'Libertà e diritti - Socialisti europei'. Si chiama così la componente del gruppo misto nata dai deputati che nei giorni scorsi hanno lasciato Sel dando vita a un vero e proprio terremoto nel partito vendoliano. Dall'emorragia che ha colpito Sinistra Ecologia e Libertà prende dunque vita una componente strutturata nel gruppo misto. E non solo.

"Abbiamo dato vita a un'associazione politica con il medesimo nome, oggi battezziamo entrambe", spiega Titti Di Salvo in conferenza stampa a Montecitorio. A lei ieri è stato affidato il ruolo di portavoce di un gruppo di parlamentari "che intendono ammainare la bandiera del pregiudizio e issare quella del merito" dei provvedimenti che di volta in volta arriveranno in aula e nelle Commissioni.

La 'tabella di marcia' prevede un seminario a luglio e la prima assemblea nazionale a settembre. "Ma l'associazione - mette in chiaro Di Salvo - non è un partito ne ha l'obiettivo di diventarlo, è solo un progetto che intende alimentare la cultura del centrosinistra. Noi crediamo debba esserci un campo unitario, e questo campo va coltivato e alimentato". Claudia Fava cerca di far chiarezza sulle voci di 'campagna acquisti' da parte del Pd.

"Nessuno di coloro che entrano a far parte di questo gruppo - assicura - ha ricevuto una sola sollecitazione esterna". I rumors al riguardo "sono solo fantasia politica. Noi non vogliamo creare una corrente in un grande partito, ma capire se c'è un luogo che possa raccogliere tutte le buone anime del centrosinistra. Un campo che superi le somme algebriche delle sigle di partito. Il Pd è egemone, ma l'immagine va mossa".

Intanto "la componente esiste e questo è un fatto politico", mette in evidenza Gennaro Migliore. Chiarendo come, nonostante il nome dato a componente e associazione, non ci sarà alcuna unione con i socialisti presenti nel Misto. "Certo - riconosce Di Salvo - il perimetro è lo stesso e faremo molte cose insieme". Ma l'obiettivo che unisce oggi i fuoriusciti di Sel "è lavorare alla costruzione di un campo largo e unitario - ribadisce la neo portavoce - che possa guidare il Paese. Il popolo di centrosinitra esiste, quel che manca è l'unitarietà: la divisione in tanti rivoli ha tolto forza al progetto".

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