cerca CERCA
Giovedì 18 Aprile 2024
Aggiornato: 11:32
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Comunicato stampa

I Modelli organizzativi e il rischio ambientale

17 marzo 2021 | 10.54
LETTURA: 2 minuti

I Modelli organizzativi e il rischio ambientale

Rubrica 231 del Centro Studi Borgogna

Giovedì 8 aprile 2021

9 moduli di aggiornamento per professionisti sul tema della

Responsabilità Amministrativa degli Enti (ex D.Lgs. n.231/01)

Terzo appuntamento, giovedì 8 aprile 2021, ore 16.00 – 19.00

Milano, 17 marzo 2021 - Il Centro Studi Borgogna torna ad occuparsi della Responsabilità Amministrativa degli Enti ex D. Lgs. n. 231/01 – giovedì 8 aprile, dalle ore 16.00 alle 19.00 - con il terzo appuntamento del Ciclo di Incontri che si articolerà in nove eventi calendarizzati nell’arco dell’intero anno e rivolti ad avvocati e professionisti nel settore legale.

L’evento – dal titolo “I Modelli organizzativi e il rischio ambientale” – sarà moderato da Fabrizio Ventimiglia (Avvocato Penalista e Presidente del Centro Studi Borgogna) e vedrà la partecipazione di: Andrea Baldin (Membro OdV 231, Amministratore Studio Baldin Euroquality), Renato Boero (Presidente IREN S.p.A.), Marco Cipriano (Direttore Osservatorio Servizi Pubblici Essenziali CSB), Antonio Francesco Morone (Avvocato, Professore a contratto di Diritto Penale all'Università del Piemonte Orientale), Micaela Vescia (Avvocato, Direttore Affari Legali e Societari ATM S.p.A.), Francesco Vetrò (Professore all'Università degli Studi di Parma, Presidente GSE S.p.A.) e Giuseppe Viola (Direttore Generale Confservizi Lombardia).

Sin dagli anni 2000, la tutela ambientale è stata sottoposta a plurimi interventi normativi a causa del forte inquinamento prodotto dalle emissioni atmosferiche, gas e, soprattutto, dai rifiuti.

La tutela codicistica offerta dall’ordinamento civilistico – si pensi all’art. 844 c.c. sulle c.d. immissioni – si è rilevato fin da subito insufficiente.

Il legislatore, al fine di rispondere alla c.d. emergenza ambientale, ha elaborato, oltre alla preesistente tutela civilistica, talune azioni amministrative e una serie di disposizioni incriminatrici extra codicem, inserite nel sistema giuridico italiano mediante normative ideate ad hoc.

Difatti, negli ultimi anni sono stati elaborati il Testo Unico Ambientale (c.d. TUA, introdotto con il d.lgs. 3 aprile 2006 n. 152), e la legge 22 maggio 2015 n. 68 con la quale s’innesta nel codice penale il titolo VI bis, rubricato come “Dei delitti contro l’ambiente”.

I reati introdotti nel codice penale non potevano prescindere, però, da un combinato disposto con il D. Lgs. n. 231/01 il quale disciplina la responsabilità amministrativa dell’ente; in particolare si discute tutt’oggi se i Sistemi di Gestione ambientale (ISO 14001:2015) siano idonei a gestire il rischio ambientale.

Questo modulo di formazione erogato del Centro Studi Borgogna si prefigge dunque l’obiettivo di richiamare l’attenzione sul tema, offrendosi quale occasione di confronto, approfondimento e discussione con esperti del settore. L’evento, in corso di accreditamento presso il Consiglio Nazionale Forense, è a pagamento e si terrà in modalità da remoto, su Piattaforma Certificata FAD.

Per informazioni su quote di partecipazione e modalità di iscrizione visitare www.centrostudiborgogna.it

oppure scrivere a iscrizione@centrostudiborgogna.it

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza