Un recente studio italiano, condotto dall’Istituto per le risorse biologiche e biotecnologiche marine del CNR di Ancona, ha studiato l’impatto delle “invasioni” di specie alloctone nel Mar Mediterraneo. Negli ultimi 130 anni, sono 200 le nuove specie arrivate- affermano gli studiosi- approfittando soprattutto della porta d’ingresso del canale di Suez, in Egitto. Il fenomeno da un lato arricchisce, in termini di scelta, il settore della pesca, ma dall’altro influisce negativamente sull’equilibrio degli ecosistemi, con il deterioramento progressivo degli habitat naturali.