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I Rolling Stones a San Siro, le 5 canzoni più belle

21 giugno 2022 | 15.27
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Da ‘(I can’t get no) Satisfaction’ a 'Gimme Shelter' e ‘Sympathy for the Devil’, i brani più celebri della storica band inglese che ancora fanno sognare intere generazioni di fan

I Rolling Stones a San Siro, le 5 canzoni più belle

Ormai manca poco: stasera alle 21 i Rolling Stones saliranno sul palco di San Siro, a 16 anni dall’ultimo live a Milano per presentare 'Stones Sixty Tour’ la tournée europea con la quale le leggende del rock stanno celebrando 60 anni di carriera. Mick Jagger, 79 anni a luglio, si è rimesso dopo il Covid che ha costretto la band a saltare due date del tour (Amsterdam e Berna, la prima riprogrammata e la seconda annullata), e dopo giorni di fibrillazione ha confermato l'appuntamento ai fan a San Siro per stasera. Le porte dello stadio apriranno alle 16 mentre alle 19.30 salirà sul palco la band di supporto, i Ghost Hounds. Gli Stones sono arrivati in città domenica mandando i fan in delirio: nonostante le temperature roventi in molti sono appostati da giorni davanti al Four Seasons, nella speranza di strappare un autografo alla band. Il palco dai colori rosso, giallo e nero, si prepara ad accogliere un concerto memorabile, con oltre 50mila spettatori. Accanto a Mick Jagger suoneranno Keith Richards e Ronnie Wood, insieme a Darryl Jones al basso e Steve Jordan alla batteria. Ma quali sono le canzoni più celebri e forse anche più belle dei Rolling Stones?

1 - (I CAN'T GET NO) SATISFACTION - Certamente nella sintetica lista delle top five non può mancare ‘(I can’t get no) Satisfaction’ pubblicata nel 1965 come singolo e scritta da Mick Jagger e Keith Richard, al secondo posto della 'Lista delle 500 migliori canzoni' della rivista Rolling Stone. 'Satisfaction' fu un successo senza precedenti, portando il gruppo per la prima volta in vetta alla Billboard Hot 100 per quattro settimane. Keith Richards raccontò di aver registrato la versione grezza del celebre riff di chitarra in una stanza di hotel. Il riff gli era venuto in mente al risveglio dopo una dormita. Il chitarrista accese un registratore portatile e lo incise su nastro prima di riaddormentarsi. La mattina seguente, riascoltò il nastro e notò come ci fossero circa due minuti di chitarra acustica seguiti poi dal rumore del suo russare per i successivi quaranta minuti prima della fine del nastro.

2 - SYMPATHY FOR THE DEVIL - Traccia iniziale dell'album 'Beggars Banquet' del 1968, uno dei brani più celebri della band. Jagger raccontò di essersi ispirato a Baudelaire ma il brano è un chiaro riferimento al romanzo di Bulgakov 'Il maestro e Margherita' dove il Diavolo entra in scena sin dalle prime pagine descritto come un affabile gentiluomo dell'alta società moscovita. L'incipit 'Please allow me to introduce myself /I'm a man of wealth and taste' resta memorabile.

3 - START ME UP - La prima registrazione risale al 1975 ma è incluso nell'album 'Tattoo You' del 1981. Il brano inizia con un celeberrimo riff di chitarra suonato da Keith Richards ed è stato incluso in svariate raccolte di successi della band.

4 - PAINT IT BLACK - Originariamente pubblicata come 'Paint It, Black' è è stata pubblicata nel 1966 negli Stati Uniti. Il testo, scritto per descrivere stati d'animo come la depressione e il dolore attraverso l'uso del nero come metafora. Per alcuni Jagger si ispirò al romanzo di Joyce 'Ulisse', prendendo l'estratto "I have to turn my head until my darkness goes".

5 - MISS YOU - Pubblicata nel 1978, la canzone è stata scritta da Mick Jagger insieme a Billy Preston ed è stata inserita nell'album 'Some Girls'. 'Miss You' divenne l'ottavo numero 1 in classifica dei Rolling Stones in America alla sua pubblicazione nel 1978 e raggiunse anche la terza posizione nella classifica britannica.

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