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I vini a denominazione: quali piacciono agli italiani che comprano online

29 settembre 2022 | 15.04
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Arriva il secondo focus dell’Osservatorio sull’e-commerce del vino in Italia, nato dalla partnership tra Nomisma Wine Monitor e Vino.com: tra quelli cresciuti di più ci sono il Lugana e il Primitivo di Manduria

I vini a denominazione: quali piacciono agli italiani che comprano online

Vini a denominazione e trend di crescita. Sono questi i due fattori al centro dell’analisi del secondo focus dell’Osservatorio sull’e-commerce del vino in Italia, nato dalla partnership tra Nomisma Wine Monitor e Vino.com. Nel 2021, secondo i dati pubblicati, i vini a denominazione cresciuti di più nella propria categoria rispetto all’anno precedente nelle vendite online di Vino.com sono stati il Lugana per i bianchi (+54%), il Primitivo di Manduria per i rossi (+65%), il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore per gli spumanti (+6%) e il Salento Igt per i rosati (+86%).

A trainare queste vendite sono soprattutto gli uomini che per tutte e quattro le denominazioni analizzate, sono responsabili di oltre l’80% delle bottiglie acquistate nel corso dell’anno, mentre sulla suddivisione per fascia di età emerge qualche differenza. Il Lugana ad esempio è preferito dagli over 55, mentre il Primitivo di Manduria viene scelto dagli under 40. Il primo semestre 2022 dice anche che - su un bacino di utenza di oltre 100mila acquirenti online - è il Prosecco la scelta in crescita nelle bollicine; tra i rossi emergono toscani, come il Nobile di Montepulciano i Toscana IGT, mentre tra i bianchi emerge la scelta del Verdicchio dei Castelli di Jesi.

A livello geografico, l’Osservatorio evidenzia la ripartizione regionale delle vendite dei top 4 vini a denominazione del 2021. La Lombardia rappresenta la prima regione di acquisto, con percentuali che vanno dal 25% delle vendite totali nel caso del Salento IGT a oltre il 36% per il Lugana. Al secondo posto, a diverse lunghezze, il Lazio sia per il Primitivo di Manduria (15%) sia per il Salento Igt (14%), il Veneto per il Lugana (14%) e per il Valdobbiadene Prosecco Superiore (12%).

Il prezzo medio delle bottiglie vendute è stato di 8,69 euro per il Primitivo (sostanzialmente stabile rispetto al 2020), 8,46 euro per il Lugana (+5,6%), 6,66 euro per il Valdobbiadene Prosecco (+4,7%) e 6,58 euro per il Salento Igt, la denominazione che ha registrato il maggior incremento di prezzo rispetto all’anno precedente (+8,6%).

Il secondo focus dell’Osservatorio ha allargato l’approfondimento a tre importanti fine wines, vale a dire Amarone della Valpolicella, Barolo e Champagne. “L’analisi sugli acquirenti di fine wines online ha messo in luce come quasi il 75% delle bottiglie di Champagne sia acquistato dagli over 40, mentre Millennials e Gen Z sono più interessati ad Amarone e Barolo”, sottolinea Denis Pantini, Responsabile Agroalimentare e Wine Monitor di Nomisma.

Anche per i fine wines analizzati, la Lombardia si conferma come prima regione di acquisto, seguita dal Lazio per Amarone e Barolo mentre per lo Champagne è l’Emilia-Romagna a strappare il secondo posto, con l’11% delle bottiglie acquistate nell’anno.

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