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Icarus in viaggio verso Usa, al Fermilab esperimento Rubbia

06 giugno 2017 | 17.01
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Icarus nei laboratori del Gran Sasso (Foto INFN)
Icarus nei laboratori del Gran Sasso (Foto INFN)

Sta per cominciare un lungo viaggio verso gli Usa il rivelatore per neutrini Icarus, gigantesco esperimento ideato dal premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia. Icarus, che è stato ospitato anche dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Infn, viaggerà attraverso l’oceano, partendo dal Cern di Ginevra per arrivare, dopo circa sei settimane, al Fermilab di Chicago, dove sarà parte integrante del programma di ricerca per neutrini degli Stati Uniti.

Quando giungerà al Fermilab, il gigantesco rivelatore sarà integrato in un sistema di 3 rivelatori dedicati alla ricerca di un nuovo tipo di neutrino chiamato neutrino 'sterile'. Rivelare questa particella, osservano i ricercatori, "porterebbe a riscrivere la nostra concezione dell’universo e delle particelle che lo costituiscono". Dunque l'esperimento tiene col fiato sospese intere équipe di scienziati. Tanto che il viaggio di Icarus sarà scandito sui social e sul web. Sul sito del Fermilab, infatti, una mappa interattiva documenterà il percorso del rivelatore Icarus in tempo reale.

Fermilab, Cern e Infn seguiranno il viaggio di Icarus sui social media usando l’hastag #IcarusTrip che apparirà anche su una grafica speciale posizionata sul Tir che lo trasporterà e sul sito http://icarustrip.fnal.gov Icarus ha vissuto già in due paesi e sta dunque per intraprendere il suo terzo viaggio verso il laboratorio di Chicago. "Oltre 25 anni fa il Premio Nobel Carlo Rubbia, grazie all’aiuto e al supporto dell'Infn, ha dato inizio a un'impresa visionaria per l’uso dell’argon come rivelatore di particelle, con la forza visiva di una camera a bolle ma con la velocità e l’efficienza di un rivelatore elettronico" rimarca Fernando Ferroni, presidente dell’Infn.

"Una lunga serie di tappe -sottolinea Ferroni- ha dimostrato la potenza di questa tecnologia che è stata scelta per il gigantesco esperimento Dune che incrementerà la quantità di argon impiegato dalle 760 tonnellate di Icarus alle 70,000 tonnellate di Dune". "Nel frattempo -segnala- il rivelatore Icarus sarà al cuore di un nuovo esperimento al Fermilab che indagherà l’esistenza di un possibile nuovo tipo di neutrino". "Lunga vita a Icarus" è l'augurio del numero uno dell'Infn.

"Siamo molto felici e orgogliosi che il Cern abbia potuto contribuire all’upgrade del rivelatore Icarus e attendiamo con interesse i primi risultati, previsti nei prossimi anni, dal programma di fisica del neutrino del Fermilab" afferma Fabiola Gianotti, direttore generale del Cern.

Icarus è il più grande apparato sperimentale del suo genere ed è stato ideato per individuare e studiare i neutrini, tra le particelle più elusive che conosciamo, grazie a una tecnologia pionieristica che lo rende uno dei più avanzati esperimenti scientifici al mondo. "Determinare se i neutrini sterili esistano o no è un importante obiettivo scientifico e Icarus ci aiuterà a raggiungerlo" scandisce Nigel Lockyer, direttore del Fermilab. "Inoltre -sottolinea lo scienziato- si tratta di un passo significativo per ospitare al Fermilab una facility per lo studio dei neutrini a carattere internazionale, con l’aiuto dei nostri partner internazionali".

Questa estate Icarus viaggerà attraverso l’Oceano Atlantico per raggiungere la sua nuova destinazione: il Fermi National Accelerator Laboratory di Chicago, del Dipartimento americano dell’energia (Doe). Il rivelatore misura 18 metri e pesa 120 tonnellate, ha cominciato la sua carriera scientifica sotto il massiccio del Gran Sasso ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Infn nel 2010, studiando i neutrini provenienti dal Cern. Nel 2014 il rivelatore è stato trasferito dai Laboratori del Gran Sasso al Cern, dove è stato rinnovato e preparato per il lungo viaggio che si appresta a compiere.

Lungo e avventuroso il viaggio che dovrà affrontare Icarus. La prossima settimana il rivelatore partirà dal Cern di Ginevra, in Svizzera, diretto al porto di Antwerp in Belgio. Da qui Icarus, diviso in due parti identiche, viaggerà a bordo di una nave alla volta del porto di Burns nello stato dell’Indiana, negli Stati Uniti. Da lì 'salirà' su un enorme tir per proseguire il suo viaggio fino a destinazione. In totale il viaggio dovrebbe durare circa sei settimane.

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