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Ichino, priorità per nuovo premier sia contratto con protezioni crescenti

14 febbraio 2014 | 18.04
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Ichino, priorità per nuovo premier sia contratto con protezioni crescenti

Roma, 14 feb. (Labitalia) - "Le priorità in materia di lavoro sono, salvo qualche messa a punto, quelle indicate nel primo capitolo del documento programmatico presentato dallo stesso Enrico Letta mercoledì scorso: sperimentazione di un contratto a tempo indeterminato a protezioni crescenti con l'anzianità di servizio, Codice semplificato, reimpostazione dei servizi nel mercato del lavoro incentrata sul contratto di ricollocazione". In modo puntuale, Pietro Ichino, giuslavorista e senatore di Scelta Civica, spiega a Labitalia quali dovrebebro essere le priorità per Matteo Renzi, qualora si trovasse a guidare il prossimo governo.

Qualcuno ha detto che Letta ha attinto dal Jobs Act di Renzi. "E qualcun altro ha detto invece -ribatte Ichino- che Letta ha attinto dalle proposte di Scelta Civica. Bene comunque! Vuol dire che almeno su questi tre punti c'è un ampio consenso. Ora ci vuole un ministro che ci creda, abbia la competenza tecnica e la capacità di vincere le resistenze e attivare rapidamente tutte e tre queste misure".

Il piano di Renzi per il lavoro, il Jobs Act, parla di semplificazione dei rapporti di lavoro. "In realtà del suo Jobs Act -osserva Ichino- Renzi ci ha fatto conoscere ancora poco. Ora che diventa presidente del Consiglio non potrà mantenere ancora il riserbo. Ma non credo che avremo sorprese: su questo punto ci sarà una positiva convergenza con le linee principali del documento elaborato da Letta. E se sarà così, vorrà dire che finalmente ci si starà muovendo nella direzione giusta".

Ichino ha recentemente presentato una proposta sul 'contratto di ricollocazione'. "Quello è un progetto organico -spiega il professore- nel quale tutto si tiene: non lo si può attuare un po' sì e un po' no. La possibilità di scelta dell'Agenzia da parte del lavoratore disoccupato è essenziale per ottenere un buon equilibrio tra gli interessi dell'una e quelli dell'altro, nella determinazione del grado di disponibilità richiesto per la riqualificazione e il nuovo lavoro. D’altra parte, il controllo dell'Agenzia sulla disponibilità del disoccupato è essenziale per attivare la necessaria condizionalità del sostegno del reddito di cui quest'ultimo gode. E il fatto che il voucher regionale venga pagato all'Agenzia solo a risultato positivo ottenuto è indispensabile per riqualificare la spesa pubblica in questo settore e al tempo stesso far piazza pulita degli operatori fasulli".

Per le imprese il Jobs Act prevede alcuni interventi come taglio di Irap e abbattimento costi energia. "Il taglio dell'Irap è possibile -sostiene Ichino- per i nuovi rapporti di lavoro di carattere incrementale, cioè per quelli che non sono sostitutivi di rapporti precedenti. In questi termini, come ho mostrato nel disegno di legge n. 555 del 2013, la copertura finanziaria si può trovare. Quanto all'abbattimento dei costi dell'energia, occorre attuare seriamente quanto previsto nel documento 'Destinazione Italia' del settembre scorso".

Anche durante la crisi di governo, comunque, il Parlamento lavoro, assicura Ichino. "Abbiamo diversi decreti-legge -ricorda- in corso di esame in Parlamento. Ma la prassi vuole che anche in periodo di crisi di governo il Parlamento possa lavorare sui decreti-legge, stante il loro carattere di urgenza. E poiché in Italia ormai si legifera quasi soltanto mediante decreti-legge, questo significa -conclude- che nei giorni prossimi il Parlamento continuerà a lavorare quasi normalmente".

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