"L'Intelligenza Artificiale (AI) ha un potenziale enorme di supporto alla politica estera, dalla valutazione preventiva di situazioni di crisi, snellendo il processo decisionale, all'analisi del sentiment dell'opinione pubblica in paesi terzi". Lo ha sottolineato Giuliana Del Papa, Capo Unità Analisi, Programmazione e Documentazione Storica della Farnesina, intervenendo al convegno 'Winning the artificial intelligence era. Quantum diplomacy and the power of automation', ospitato a Roma dal Centro Studi Americani e organizzato in collaborazione con Fondazione Leonardo – Civiltà delle Macchine, con il supporto del Ministero degli Affari esteri e di Intesa Sanpaolo.
"Se fino a pochi anni fa l'impatto delle nuove tecnologie sulla Politica estera era limitato a internet, oggi abbiamo sviluppi sempre più rapidi, anche con nuovi algoritmi di intelligenza artificiale", ricorda, osservando come "l'attualità invita a una riflessione sulla cyber warfare" in grado di infliggere "danni paragonabili" a quelli degli armamenti convenzionali. "In Ucraina - sottolinea - il conflitto è prevalentemente convenzionale ma c'è anche una dimensione cyber".
Sullo sfondo di "alleanze basate sull'autoritarismo digitale", comunque, "ci sono anche considerazioni giuridiche, visto che il diritto internazionale non è del tutto cristalizzato intorno a queste tematiche, e c'è un parziale vuoto giuridico", ha spiegato la Del Papa, ricordando come "l'Italia ha preso posizione" su questo tema nello scorso novembre con un documento sull’applicabilità del diritto internazionale allo spazio cibernetico.