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Idb, nel 2022 ricavi a 266,5 mln (+84,8%) e utile netto a 25,5 mln

28 marzo 2023 | 17.02
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Ceo e chairman Sasso: "Straordinari risultati, avanti con ambizioso progetto quotazione"

Alessandro Sasso, chairman e ceo di Idb
Alessandro Sasso, chairman e ceo di Idb

Italian Design Brands (Idb), polo italiano dell’arredo e del design di alta qualità, archivia il 2022 con ricavi proforma pari a 266,5 milioni di euro, registrando una crescita dell'84,8% rispetto al 2021, grazie alle due acquisizioni sottoscritte nel corso dell’anno, alla significativa crescita organica e al rafforzamento di Flexalighting in Nord America. L’utile netto adjusted proforma si attesta a 25,5 milioni, più che raddoppiato rispetto al valore del 2021 di 13,3 milioni. L’Ebitda adjusted proforma è salito a 49,2 milioni con una marginalità proforma percentuale pari al 18,5%, in aumento rispetto al 16,2% del 2021, mentre la posizione finanziaria netta proforma al 31 dicembre 2022 si attesta a 162,0 milioni, comprensiva di una posizione bancaria netta pari a 30,2 milioni.

I primi mesi del 2023 evidenziano ancora una forte crescita per il Gruppo, riferita sia ai ricavi di vendita che al portafoglio ordini a fine febbraio, riflesso di un trend di mercato ancora positivo nonostante il perdurare di diversi elementi di incertezza relativi alle tendenze macroeconomiche e ai conseguenti effetti sull’economia reale, quali gli impatti derivanti dal conflitto in essere tra la Repubblica Federale Russa e l’Ucraina, nonché l’incremento dei tassi di interesse e la spinta inflazionistica. A tal proposito, si segnala che il Gruppo monitora costantemente l’andamento del contesto generale e dei mercati di riferimento, l’evoluzione e le potenziali ripercussioni di tali eventi sulle performance delle società appartenenti al Gruppo.

“Gli straordinari risultati del 2022 dimostrano il valore e la solidità del grande progetto che abbiamo costruito nel tempo - afferma Andrea Sasso, chairman e ceo di Idb -. Sulla scia di quanto ottenuto nel 2021, con dati che già testimoniavano la vivacità e l'interesse per il mercato del design dopo gli straordinari rallentamenti pandemici. Quest'anno abbiamo accelerato ulteriormente il nostro percorso di crescita, siglando due importanti acquisizioni con società dal Dna riconoscibile e brand eccellenti, che coniugano artigianalità e innovazione e che rappresentano il know-how made in Italy in tutto il mondo. La domanda continua a confermarsi in aumento e naturalmente proseguiremo anche quest’anno la nostra selezione e ricerca di nuove realtà d’eccellenza da acquisire, in linea con la strategia di crescita per linee esterne del Gruppo Idb. Con Idb abbiamo creato un team che sta divenendo sempre più grande, competente e appassionato, e ci poniamo ogni volta importanti obiettivi per crescere ed evolvere, uno su tutti il nostro ambizioso progetto di quotazione”.

Le aree strategiche d’affari Furniture e Lighting hanno confermato il generale trend di crescita del comparto design. Nello specifico, l’area Furniture ha registrato ricavi proforma pari a 117 milioni (+39,6% rispetto al 2021), mentre i ricavi proforma dell’area Lighting hanno toccato quota 25,5 milioni di euro (+20,8% rispetto al 2021). L’area strategica d’affari Luxury Contract si contraddistingue per una performance molto positiva, che registra ricavi proforma pari a 68,3 milioni (+73,6% rispetto al 2021). Risultati che testimoniano la forte potenzialità del settore, che, dopo il fisiologico stop pandemico, ha ripreso intensamente le produzioni custom-made per realtà di pregio del mondo del retail, dell’hospitality e residenziale.

Per Giorgio Gobbi, managing director di Idb "il virtuoso modello d’impresa di Idb si conferma anche quest’anno una scommessa vincente. Il significativo progetto di condivisione e sostegno che portiamo avanti con le aziende sin dalla nostra fondazione nel 2015, ci ha permesso di creare una solida rete con imprenditori e fornitori, nonché di espandere il nostro progetto in mercati strategici, con l’apertura della nostra prima filiale nordamericana inaugurata quest’anno a New York, che si aggiunge a quelle già avviate a Londra e a Suzhou, in Cina. Il portafoglio ordini del primo bimestre si conferma molto positivo, anche alla luce dell’intenso lavoro di tutte le nostre imprese, nelle quali investiamo a tutto tondo, dall’internazionalizzazione alla digitalizzazione, dalla formazione aziendale alla sostenibilità, al fine di raccontare le molte sfaccettature del design made in Italy di alta qualità in tutto il mondo”.

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