Il rapper romano è il più giovane partecipante all'edizione 2015 della kermesse; porterà fra le Nuove Proposte il brano 'Oltre il giardino', che affronta il tema dell'emarginazione e dell'isolamento in una società che va sempre troppo in fretta
"C'è un uomo che frequenta i giardini comunali, sembra un barbone, un pazzo, sorride sempre. I bambini non lo temono, gli adulti lo evitano". E' il protagonista di 'Oltre il giardino', il brano che il giovanissimo rapper Kaligola porterà a Sanremo 2015 in gara tra le Nuove Proposte. Un pezzo che "parla di isolamento ed emarginazione -racconta all'Adnkronos il 17enne romano, che è il più giovane partecipante di questa edizione- in una società in cui siamo "sempre tutti di fretta, come formichine che devono correre per far qualcosa per forza".
E' la storia di "un uomo la cui suggestione mi è venuta guardando una persona vera -rivela il 17enne, all'anagrafe Gabriele Rosciglione- che incontravo ogni mattina prendendo l'autobus per andare a scuola. Era distaccato dal resto del mondo mattutino della periferia dove vivo. Mentre sono sempre tutti tristi lui era sempre sorridente. Mi sono quindi immaginato una storia forse anche un po' più triste rispetto a quella che è la sua vita, e così è nata la canzone". Il tema dell'emarginazione, un argomento forte per un ragazzo di 17 anni: "Credo che l'uomo cerchi di emarginare ciò che è diverso per un istinto di difesa -spiega Kaligola- Non credo sia cattiveria, ma talvolta questo istinto diventa egoismo, e se non 'curato' può diventare patologia, egoismo estremo e quindi cattiveria".
La periferia romana dove vive il giovane rapper è fonte di ispirazione, e un tributo alla "romanità" è anche il nome che ha scelto per lanciarsi nel mondo musicale. "Il nome è nato qualche anno fa, quando ho cominciato a scrivere canzoni -spiega- Caligola è stato un personaggio romano che mi è sempre piaciuto molto studiandolo a scuola. Ho voluto fare un omaggio alla mia tradizione romana, alla mia cultura".
Padre e nonno musicisti e appassionati di cinema, in casa di Gabriele si respirano note e cinema da sempre. Forse anche per questo il giovanissimo cantante firma la regia e il montaggio del video del brano sanremese, così come quelli dei suoi progetti precedenti. "A me piace molto curare ogni aspetto della mia produzione musicale -racconta- perché me lo rende qualcosa di ancora più mio. La prima cosa che penso quando scrivo una canzone è un'immagine, e poi collego la musica all'immagine che ho visualizzato. Quindi video e musica sono molto connessi. Anche se per ora è più importante dare spazio alla musica, soprattutto in questa occasione".
'Oltre il giardino' farà parte dell'omonimo album d'esordio di Kaligola, che sarà pubblicato proprio nella settimana sanremese. "E' strutturato come fosse un film -dice lui- dodici tracce che trattano vari temi, dal sociale all'underground ai temi ironici fino all'amore, che hanno come filo conduttore il distacco dall'omologazione".
E visto che i 17 anni sono l'età dei sogni, che a volte si realizzano (come quello di salire sul palco dell'Ariston), facciamo ipotizzare un duetto a Kaligola, e lui -senza lanciarsi in iperboliche ipotesi oltreoceano -si tiene stretti i suoi modelli italiani: "Beh, se potessi davvero scegliere -sorride- mi piacerebbe moltissimo un duetto con Caparezza o con Jovanotti". "Grandi", siete avvisati. La mascotte di Sanremo vi chiama.
