Milano, 3 apr. (Ign) - Incassi aumentati del 6 per cento a marzo, pari a oltre 8 milioni di euro, e ingressi cresciuti del 6,5 per cento rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno. Il Casinò di Campione d’Italia presenta dati in netta controtendenza.
La casa da gioco ha chiuso il primo trimestre 2014 a +3,7 per cento rispetto al pari periodo del 2013, consolidando l’incremento del 2,2 per cento conseguito nel primo trimestre del 2012. Per l’amministratore delegato Carlo Pagan, è la conferma che il piano attuato per fronteggiare la crisi sta producendo i risultati necessari per il consolidamento della continuità aziendale. ‘’Nell’ultimo biennio – spiega a Ign, testata onlnie del gruppo Adnkronos - oltre alle azioni di supporto alle slot, come l'Italian Slot Championship, l’azienda ha investito fortemente nel settore dei tavoli e del poker attraverso figure professionali specifiche che l’hanno portata a essere la prima casa da gioco italiana in termini di incassi’’.
Core business e diversificazione sono i fronti su cui si sta lavorando per continuare a crescere: ‘’In particolare - sottolinea Pagan – i progetti sono due: il primo, che prenderà il via nei prossimi mesi, è un sito di gioco online-live, dove al posto della computer grafica appare un operatore di gioco in carne e ossa che può interagire con il giocatore attraverso una chat. E sta già raccogliendo numerosi consensi sul mercato. Poi un piano retail, quasi ultimato, che prevede l’apertura di una serie di punti vendita di alto profilo esterni al casinò, gestiti dalla Verve, una società costituita al 51% dal fondo inglese Trilantic Capital Partners, socio di riferimento di Gamenet, tra maggiori concessionari AAMS per il Gioco Pubblico, e per il restante 49% dal Casinò’’.
Un piano articolato su più fronti, accomunati dalla volontà di rafforzare la capacità di attrazione e la gratificazione dei giocatori, attori principali nello scenario della casa da gioco. A loro, ad esempio, è dedicato il programma di contrasto alla ludopatia messo in campo da tempo dalla casa da gioco campionese: ‘’Da sempre - precisa Pagan - abbiamo adottato procedure specifiche per combattere questo tipo di problema, anche se non si parlava di ludopatia fino a quando l’unica offerta di gioco era costituita dai casinò’’.
Quando un giocatore è ludopatico, oltre a costituire un problema per sé, lo è anche per la casa da gioco: ‘’Chi perde il controllo della propria attività - dice Pagan - trasmette anche agli altri una situazione di disagio e di tensione’’. La chiave su cui intervenire efficacemente è principalmente l’autoinibizione: ‘’Creare un vero rapporto di loyalty con il giocatore ludopatico è impossibile. In questi casi un’azione concordata con il giocatore stesso o con i suoi familiari, rende il problema molto più gestibile. All’interno della casa da gioco, inoltre, c’è sempre un supporto psicologico a disposizione dei giocatori e un controllo continuo. E questo - conclude Pagan - è l’elemento che distingue il regime del casinò classico rispetto a tutti gli altri’’.
