Mesi dopo aver negato le accuse, Phil Rudd ha riconosciuto di fronte al tribunale di Tauranga, in Nuova Zelanda, che nel settembre 2014 minacciò, durante una conversazione telefonica, di uccidere un imprenditore. Inoltre, il musicista si è dichiarato anche colpevole di possesso di cannabis e anfetamine.
Phil Rudd, il batterista della celebre band hardrock degli AC/DC, si è dichiarato oggi colpevole delle accuse a suo carico riguardanti minacce di omicidio e possesso di droghe. Lo riportano i media neozelandesi. Mesi dopo aver negato le accuse, Rudd ha riconosciuto di fronte al tribunale di Tauranga, in Nuova Zelanda che nel settembre 2014 minacciò, durante una conversazione telefonica, di uccidere un imprenditore. Inoltre, il musicista si è dichiarato anche colpevole di possesso di cannabis e anfetamine.
Secondo quanto ha dichiarato ai giornalisti l'avvocato di Rudd, Craig Tuck, le accuse di minaccia di omicidio non sono niente altro che una telefonata, nella quale il batterista era molto arrabbiato. Una seconda accusa per la stessa minaccia è stata ritirata. Rudd, 60 anni, è stato rimesso in libertà dietro cauzione e dovrà presentarsi di fronte alla corte il prossimo 26 giugno per ascoltare la sentenza. Se risultasse condannato, la pena potrebbe arrivare a sei anni di prigione. Gli AC/DC cominceranno in maggio il loro tour "Rock or Bust", con Chris Slade alla batteria al posto di Rudd.