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Energia: da biogas occupazione in agricoltura, 25mila posti al 2020

12 febbraio 2015 | 13.59
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Si è aperto a Rimini Fiera "Biogas Italy", il primo appuntamento dedicato alla digestione anaerobica promosso dal Consorzio italiano biogas

Energia: da biogas occupazione in agricoltura, 25mila posti al 2020

Il lavoro del futuro? Potrebbe essere nel settore del biogas. Per chi punta a un 'green job', ottime opportunità occupazionali arrivano dal settore che, secondo le previsioni del Cib, il Consorzio italiano biogas, al 2020 arriverà a raddoppiare gli occupati stabili fino a toccare quota 25mila. Prospettive più che rosee, quindi, per il comparto italiano che si posiziona già al terzo posto al mondo dopo Germania e Cina.

Il settore del biogas in agricoltura si riunisce a Rimini Fiera per la prima edizione di "Biogas Italy" (12 e 13 febbraio), appuntamento dedicato interamente alla digestione anaerobica promosso dal Cib, consorzio che rappresenta la filiera del biogas in agricoltura: 450 aziende agricole associate, poco meno del 50% dei 1.200 impianti installati in Italia.

Un comparto giovane che negli ultimi 5 anni ha mobilitato investimenti per 4,5 miliardi di euro creando 12mila nuovi addetti stabili e che oggi rappresenta una produzione di circa 2 miliardi di metri cubi (Nmc) di gas metano equivalente, un quinto della produzione nazionale di gas naturale.

Tra i dati emersi oggi, quello che attribuisce al biogas uno dei maggiori contributi, tra le rinnovabili, alla creazione di nuovi green jobs. Ma non solo: al 2020 la potenza installata passerà dagli attuali 900 Mwe a circa 1700 Mwe, compresa la quota equivalente legata alla produzione di biometano, recentemente autorizzato (con il Dm 5 dicembre 2013), ma ancora in attesa della regolamentazione attuativa.

Da qui al 2020 il settore avrà raggiunto il 40% (3,2 miliardi di metri cubi) del potenziale italiano, creando 13mila nuovi occupati, che andranno ad aggiungersi agli attuali 12mila addetti, e 15mila occupati temporanei. "Il biogas - dichiara Piero Gattoni, presidente del Cib - ha consentito alle aziende italiane di tenere aperte le stalle, rafforzandone la posizione economica e contribuendo a mantenere invariate l'occupazione e la produzione alimentare tradizionale in un periodo di crisi generale".

Il Cib ha ribadito il suo impegno sulla promozione del "Biogas fatto bene" che, inserito correttamente in azienda agricola, non compete con le attività alimentari e foraggiere, ma sostiene il rilancio delle aziende coniugando sostenibilità e competitività.

Molta l'attenzione sull'imminente apertura del mercato del biometano, l'unico biocarburante avanzato che può contare su una filiera interamente made in Italy. Il biometano è tra gli eco carburanti avanzati più efficienti nell'uso del suolo e nella riduzione di emissioni di gas serra. Entro il 2020 l'Italia sarà in grado di produrne per l'autotrazione circa 670 milioni di Nmc. Al 2030 potrebbe coprire i consumi annui di circa 1 milione di autoveicoli.

"Nel nuovo quadro competitivo tra le fonti elettriche rinnovabili - spiega Gattoni - il biogas può trovare nuovi spazi di mercato valorizzando la peculiarità di essere una fonte programmabile. Il biogas può infatti trovare applicazione nell'autotrazione (biometano), nella generazione distribuita, nella fornitura di materie prime e semilavorati per la chimica verde".

Il piano di sviluppo della filiera del biogas al 2020, sottolinea Gattoni, non comporta incremento di costi per i consumatori rispetto a quanto già attualmente previsto, dal momento che si potrebbero utilizzare le quote non assegnate nel corso degli ultimi tre anni e la nuova produzione di elettricità da biogas potrà essere integrata con la produzione di biometano e incentivata secondo nuovi criteri.

Alle istituzioni si chiedono però provvedimenti urgenti: la pronta attuazione del Dm 5 dicembre sul biometano, l'apertura di nuovi registri per la promozione di nuove iniziative di produzione di energia elettrica rinnovabile in particolare nelle regioni mediterranee e la stabilizzazione di un regime fiscale sostenibile per le imprese produttrici.

Il biogas è un settore trasversale tra agricoltura e industria e ha trainato in questi anni un indotto tra i più avanzati al mondo che oggi conta su 600 player dei quali il 75% italiani. Molte le aziende presenti a Biogas Italy.

Tra queste CNH Industrial, che considera strategico il settore del biometano, AB Energy, azienda leader nel comparto della cogenerazione, Hysitech, specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti nel settore chimico, ambientale ed energetico. Presente anche Agrinsieme, il coordinamento delle aziende agricole di Confagricoltura, Cia e Alleanza delle Cooperative, rappresentanti del settore dell'industria del gas naturale, Assogasmetano e Ngv Italy, nonché esponenti dell'università e dei cluster di ricerca più avanzati nel settore del biogas.

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