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Islam: cibo Halal in Italia vale 13 mld euro

29 luglio 2014 | 14.51
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Lorenzini (Halal Italy): "Il prodotto per i musulmani assolve a una funzione sociale".

Islam: cibo Halal in Italia vale 13 mld euro

"In Italia i consumatori Halal sono 5 milioni circa, tra residenti e non residenti, e il settore del cibo Halal fattura da solo circa 13 miliardi di euro, otto miliardi dall'esportazione e cinque dal mercato interno". Lo dice a Labitalia Sharif Lorenzini, presidente di Halal Italy, la filiale italiana della Halal International Authority, l'unico ente ufficiale di certificazione di qualità halal in Italia, che, seguendo la dottrina islamica, attesta che un prodotto è lecito per il consumatore musulmano.

"Il mercato Halal globale viene stimato -fa notare- in circa 3.100 miliardi di euro, ed è in crescita del 15% all’anno. La sola componente del food è quantificata di oltre 590 miliardi di euro. I consumi di cibo hanno una crescita media, nei Paesi del Golfo Arabico, che è di circa il 10% annuo, ad eccezione dell'Arabia Saudita i cui consumi crescono addirittura al ritmo del 40% annuo. In Europa i consumatori musulmani sono oltre 35 milioni con un giro d'affari di circa 70 miliardi di euro".

"La comunità musulmana residente in Italia -sostiene Lorenzini- cresce del 10-15% ogni anno, caratterizzata sempre di più dalla presenza della componente, destinata a diventare più ampia e incisiva, delle seconde e a volte terze generazioni di cittadini musulmani.

"E il prodotto Halal, in questo caso, assolve a una funzione più sociale: più prodotti sono certificati, più cresce il senso di appartenenza all'Italia del consumatore musulmano. Non solo: sono prodotti richiesti anche dagli italiani che hanno abbracciato la religione islamica, nonché dagli italiani non musulmani e attenti al consumo di prodotti naturali, genuini, salubri provenienti da filiere completamente rintracciabili", assicura.

"Halal Italy authority -spiega- è la filiale italiana della Halal international authority, autorità internazionale di certificazione, controllo e sviluppo del mercato Halal globale e unico organismo italiano riconosciuto a livello mondiale per la certificazione di qualità Halal dei prodotti secondo gli Standard Halal internazionali, nonché unico membro italiano del Consiglio mondiale delle autorità internazionali di certificazione e di controllo del mercato Halal riconosciute a livello internazionale".

"Il sistema produttivo italiano -dice Sharif Lorenzini- basato su piccole e medie imprese che portano avanti procedimenti quasi artigianali, cioè con molta cura e attenzione per la garanzia della qualità nel rispetto della tradizione, è già vicino naturalmente agli standard Halal, più che in altri paesi".

"La qualità d’eccellenza che contraddistingue -rimarca- i marchi italiani li rende così particolarmente competitivi in un settore che, grazie anche alla crescita demografica della popolazione musulmana, ha consentito alle imprese che operano nei mercati islamici di non risentire della crisi globale".

"Tuttavia tali opportunità -osserva- sono state colte da un novero esiguo di imprese italiane, quelle con vocazione storica all’export. La platea di aziende italiane ha iniziato ad allargarsi solo dal 2010, anno in cui è stata fondata la filiale italiana della Halal international authority. Negli ultimi tre anni, si sono certificate Halal oltre 250 aziende italiane".

"Le prospettive di sviluppo sono notevoli -continua- e senza dubbio potrà aiutare la crescita economica del Paese. Conditio sine qua non è: essere conformi agli standard Halal della Shariah Islamica. Il marchio Halal diventerà sempre più necessario per l'export nel mondo islamico, perché i paesi musulmani stanno introducendo barriere doganali sempre più rigide per importare solo prodotti con certificazione Halal di enti riconosciuti a livello internazionale".

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