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Borsa: Peggior seduta dal 2016 per la Borsa di Milano

24 febbraio 2020 | 18.13
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Il propagarsi nel nostro Paese del Coronavirus, siamo ormai il terzo Paese al mondo (dopo Cina e Corea del Sud) per numero di contagi, fa scattare forti vendite sul Ftse Mib. Azzerando i guadagni messi a segno da inizio anno, oggi il paniere principale del listino milanese ha terminato a 23.427,19 punti, -5,43% rispetto al dato precedente (ribasso maggiore dal 24 giugno 2016). Andamento speculare per lo spread tra il nostro Btp e il decennale tedesco, salito di oltre 10 punti a 144,7 punti base (+7,9%).

Il blocco cinese e le conseguenze negative sulle vendite domestiche legate alla diffusione del virus hanno fortemente penalizzato i titoli “made in Italy”: le azioni Moncler hanno perso il 5,36%, Salvatore Ferragamo è sceso dell’8,9%, Brunello Cucinelli ha lasciato sul campo il 2,78% e Tod’s l’11,44%. Goldman Sachs in un report pubblicato venerdì scorso ha rimarcato come il settore del lusso nell’anno corrente dovrebbe registrare un blocco della crescita che rischia di trasformarsi in contrazione, se non ci sarà un recupero nel secondo semestre.

Minori spostamenti a causa del Coronavirus hanno fortemente penalizzato Autogrill (-12,74%), presente con punti di ristoro in strade, autostrade, porti e aeroporti, e anche un colosso della ristorazione commerciale come Marr (-7,79%). Inoltre, in special modo in Lombardia, le misure per ridurre i contatti tra le persone prevedono anche la chiusura di bar, pub e discoteche alle 18 (-5,5% per Campari) e sono state vietate anche tutte le “manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico” (-7,75% per le azioni Technogym).

Nel comparto bancario segnaliamo il –6,55% di Ubi Banca nel giorno in cui il meeting del Sindacato azionisti chiamato a valutare l’offerta di Intesa Sanpaolo (-5,75%) è stato rinviato “alla prima data utile” in ottemperanza alle disposizioni contro la diffusione del Coronavirus. Sull’istituto guidato da Carlo Messina si è poco fa espressa l’agenzia Fitch, che ha confermato la valutazione di lungo termine “BBB”. L’outlook negativo continua a rispecchiare la convinzione che il giudizio di lungo termine non può attestarsi sopra quello sovrano (“BBB/negativo”) “poiché il profilo della banca è profondamente correlato con quello dell’Italia” a causa di un’elevata esposizione all’economia nazionale e al suo debito.

“Limita” le perdite UniCredit (-4,13%) dopo aver confermato in una nota la volontà del Ceo Mustier di rimanere alla guida del gruppo. La palma di titolo peggiore del paniere principale è stata conquistata dal titolo Juventus (-11,83%) dopo la pubblicazione dei risultati semestrali. (in collaborazione con money.it)

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