
Per il prossimo autunno-inverno la stilista Alice Gentilucci si ispira alla pellicola di David Lynch 'Wild at heart', collezione è bohemian chic
“Questa è la mia giacca di pelle di serpente, rappresenta il simbolo della mia individualità e la mia fede nella libertà personale”. Le parole di Sailor Ripley in 'Wild at Heart', pellicola del 1990 di David Lynch con Nicolas Cage e Laura Dern, sono il mantra per il cuore selvaggio ma declinato in pelliccia animal free della collezione per il prossimo autunno-inverno di Alabama Muse che fa sue fascinazioni cinematografiche d’autore rileggendole in chiave rock. E con quello stile bohemien chic tipico di chi, libero dai pregiudizi, coltiva una creatività spontanea e una sensualità iconica e senza tempo.
Le pellicce animal friendly fur Made in Italy ideate da Alice Gentilucci sono proposte in tinte spregiudicate e materiali d’avanguardia, che simulano il pelo degli animali senza esserlo. Una nuova era riassunta nelle lavorazioni ad intarsio in un flash di bianco sbagliato che avvolge in mix sartoriale l’agnellino burro, la kidassia naturale, la mongolia neve e la volpe candida su capispalla dalle silhouette morbide e con lunghezze differenti. Per lei e per lui.
Un approccio no gender per tutti i modelli, a partire dal maculato over – anche spezzato dalla volpe star White - e il suo sound anni ‘70 che accomuna pure le muse underground avvolte dai flash di volpe gialla e rossa, colorfull o in coppia, oppure ammaliate dagli jacquard e dai geometrismi, in visone, dei lunghi coat. E ancora volpe gialla unita all’agnello cioccolata nell’agile bolero, proposto con il suo fare provocante anche in sciacallo selvatico. C’è spazio per la mongolia rosa peonia con i suoi revers di volpe rossa, perfetta per le Marylin contemporanee, accanto al potente kidassia azzurro pavone, proposto ricamato con macro paillettes, e ai collari Sioux inspired con disegni jacquard che rileggono le piume amate da Cher.
Non solo pelliccia nel vocabolario di stile di Alabama Muse che porta la sua maglieria in cachemire e lana di riciclo (rispettivamente al 95% e 5%) movimentata da lavorazioni sapienti -punto riso, coste e jacquard, motivi a greca con fili fluttuanti- a flirtare con il soffice agnellino dei colli e delle spalle. Come nel bomber lungo e over dai bottoni in ecopelle - naturalmente unisex - e in quello più corto con zip, entrambi in tre varianti cromatiche; nel gilet etnico in cui il marrone si unisce al giallo e al pavone o al bordeaux e al rosa.
Senza dimenticare gli accessori: al colbacco in volpe con o senza visiera, fornito di sottogola in cachemire da abbinare a guanti e sciarpe a contrasto si uniscono la mummy scarf patchwork e l’iconica balaclava in cachemire lavorato a jacquard a colori opposti. La maggior parte dei capi di Alabama Muse sono certificati Grse la manifattura è Made in Italy. La collezione ha debuttato a Milano Moda Donna all’interno del calendario delle sfilate digitali con un fashion film da oggi su milanofashionweek.cameramoda.it