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Il caso

Il dem Romano a Raggi: "Vergogna, non riesco a seppellire mio figlio"

22 aprile 2021 | 10.22
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Il deputato Pd a 2 mesi dalla scomparsa del figlio: "Indegno di una città civile". L'Ama: "Vicini alla famiglia, tumulazioni a partire da maggio". La sindaca convoca la municipalizzata

Fotogramma
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"Oggi sono 2 mesi che mio figlio Dario non è più con la sua mamma, con i suoi fratelli, con me. 2 mesi che non riusciamo a seppellirlo: Ama non dà tempi di sepoltura degni di una città civile. Anzi, non dà alcun tempo. La tua vergogna non sarà mai abbastanza grande". Così, su Twitter, il deputato del Pd Andrea Romano che si rivolge direttamente alla sindaca di Roma Virginia Raggi.

Il messaggio di Romano ha suscitato immediatamente una serie di reazioni di solidarietà su Twitter. Carlo Calenda ha subito rilanciato il messaggio, mentre il deputato di Iv Luciano Nobili ha commentato: "Un abbraccio ad Andrea e alle tante famiglie romane che si trovano nella medesima condizione. Dolore che si aggiunge a dolore. Virginia #Raggi, non potevi finire cinque anni di disastri più indegnamente di così".

Un dolore enorme, che il parlamentare e la sua famiglia hanno tenuto riservato per lungo tempo: "Poi basta, non ce l’ho fatta più", ha poi raccontato Romano al Corriere. "Il nostro ragazzo aveva una grave malattia fin dall’infanzia...". Due mesi fa, a solo 24 anni, se ne è andato. L’ultimo desiderio della famiglia era di salutare Dario con un funerale ristretto, poi la sepoltura. Ma ciò non è stato possibile - spiega il Corriere della Sera -, perché Roma è da tempo sprofondata nel caos riguardo alle tumulazioni. "Il feretro con nostro figlio sta da due mesi in un deposito al cimitero di Prima Porta, accatastato tra decine di bare - racconta ancora Romano -. Ero assai restio, vista la mia carica politica, a rendere pubblica la vicenda. Ma poi ho deciso di denunciare questo dramma, perché è lo stesso che stanno vivendo centinaia di romani".

La famiglia, si spiega, ha già una tomba dove seppellire il ragazzo: "Ma non è sufficiente, perché Ama, la società municipalizzata che si occupa anche dei cimiteri, non riesce ad organizzare nemmeno la tumulazione. E l’emergenza Covid è una giustificazione che viene solo sfruttata per giustificarsi". "Quale mancanza più grave - chiede quindi Romano - possono avere un sindaco e un’amministrazione locale? Non riescono nemmeno a permettere alle famiglie di seppellire i propri cari - denuncia ancora il deputato del Pd -. Le cose stanno esattamente così. Non si tratta di chiedere un favore o un privilegio. Questo è uno strazio. Non voglio strumentalizzare questa vicenda a fini politici, ma la sindaca di Roma Virginia Raggi deve chiedere scusa per tutto questo, sarebbe già un inizio".

AMA - Nel primo pomeriggio, ecco quindi arrivare la replica dell'Ama: "Ama - rende noto 'azienda municipalizzata in merito ai ritardi segnalati dal deputato Pd - è vicina alla famiglia Romano e a tutte le famiglie che in questo periodo hanno perso un proprio parente, un proprio caro. Il giovane figlio della cui prematura scomparsa ha dato notizia oggi il deputato Andrea Romano, è stato cremato il 15 marzo scorso con autorizzazione pervenuta ad Ama il 9 marzo. La salma era giunta al cimitero di Prima Porta il 23 febbraio e la domanda, a cura dell’agenzia funebre incaricata dalla famiglia, è stata presentata entro 5 giorni dal decesso".

"La circolare 818 dell’11 gennaio 2021 del Ministero della Salute relativa alla situazione connessa all’epidemia da Covid-19 e riguardante il settore funebre-cimiteriale - spiegano da Ama - dispone che in questa fase emergenziale venga data la priorità alle prime sepolture rinviando operazioni cimiteriali non urgenti. E’ quanto anche Ama Cimiteri Capitolini in questa fase straordinaria sta facendo. Nel caso specifico, l’operazione primaria di cremazione è stata effettuata nei tempi previsti da contratto di servizio, come la gran parte. Anche a fronte di oltre 5mila decessi in più da ottobre ad oggi e con un numero che resta purtroppo tuttora elevato è ferma volontà di Ama, di intesa con Roma Capitale, di riprendere anche le 'seconde' sepolture (operazioni cimiteriali non urgenti, come la tumulazione dell’urna cineraria di questo caso), a partire dal prossimo mese di maggio".

RAGGI - ‘’Ciò che è accaduto alla famiglia di Andrea Romano e ad altre famiglie è ingiustificabile. Sono vicina a tutti loro. Posso solo immaginare lo strazio e il terribile dolore che stanno vivendo. Ho convocato Ama che mi ha assicurato di stare lavorando ad una soluzione per dare risposte ai cittadini in questo momento di emergenza coronavirus". Così in una nota la sindaca di Roma Virginia Raggi.

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