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Il discorso sullo Stato dell’Unione letto dall’Italia

27 settembre 2022 | 16.47
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Le parole di Ursula Von der Leyen hanno conseguenze e implicazioni importanti per il nostro Paese: ecco le reazioni

Il discorso sullo Stato dell’Unione letto dall’Italia

L’appuntamento con il discorso sullo Stato dell’Unione del Presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, è arrivato a pochi giorni dalle elezioni. E le conseguenze e le implicazioni di quello che è stato detto impegneranno nei prossimi mesi il nuovo governo che nascerà.

Ne è convinto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, intervenuto all'evento organizzato dall'ufficio di collegamento del Parlamento Europeo in Italia e dalla Rappresentanza della Commissione Europea in Italia.

"Sia nelle parti dove c'è ancora da condurre una battaglia, penso, al tetto del prezzo del gas, sia sulle parti dove ci sono prospettive molto ambiziose, dalla convenzione alla riforma della governance economica, come dire, l'auspicio è che l'Italia sia nei rappresentanti diretti che esprime nel Parlamento, ma nei rappresentanti della sua seconda Camera che è il Consiglio e nell'organismo che poi è la Presidenza dell'Unione Collettiva del Consiglio Europeo, sia capace di esercitare un ruolo e un peso, perchè da come alcune delle cose che sono state dette verranno implementate o no, dipenderà, davvero, concretamente, il nostro futuro, il futuro dell'Italia e dei suoi cittadini, il futuro dell'Unione. E la capacità di affrontare e uscire in avanti da una crisi così difficile, come siamo stati capaci di fare, e l'ha ricordato Ursula Von der Leyen, durante il Covid, quando abbiamo compiuto quel salto di qualità straordinario con politiche espansive, con indebitamento comune, con Generation Eu, con una Bce che ha spinto ai limiti le prerogative che i Trattati le danno".

Renato Brunetta, Ministro della Pubblica Amministrazione del governo Draghi, mette l’accento sulle cose concrete da fare.

"Una straordinaria costruzione come l'Europa, deve riuscire a osare, a fare di più, ce la possiamo fare certamente anche alla luce della storia passata, ce la possiamo fare. Ursula ha fatto un discorso straordinario. Straordinaria quell'aula, che rappresenta 470 milioni di europei. Straordinaria è stata la nostra risposta alla guerra. Qualcuno diceva che l'Europa è più brava a fare la pace che la guerra. Devo dire, senza aver fatto la guerra, l'Europa delle sanzioni, l'Europa della solidarietà nei confronti dell'Ucraina è stata una grande Europa".

Un programma ambizioso ma realistico quello illustrato da Von der Leyen, evidenzia Antonio Parenti, Direttore della rappresentanza in Italia della Commissione Europea

"È stato un discorso di grande respiro, un discorso che indica chiaramente come questa Commissione stia guardando oltre, se vogliamo anche alla fine del suo mandato naturale, perchè molte proposte messe in campo adesso, sono proposte che andranno avanti ancora per diversi anni. Credo che possiamo ricordarne tre o quattro. Naturalmente, il fortissimo sostegno all'Ucraina, il sostegno all'allargamento dell'Europa ai Balcani, ai Paesi a noi vicini. Naturalmente c'era necessità di modificare, di cambiare il funzionamento dell'Europa, con un sostegno alla Convenzione Europea. Dunque, un programma estremamente realistico, pensate soltanto all'idea che sono state lanciate di una banca dell'idrogeno o di un fondo sovrano europeo, per rafforzare le produzioni in Europa. Dunque, un programma estreamemente ambizioso ma anche realistico, perchè dietro a questo programma c'è la comprensione e la lezione che abbiamo imparato negli anni della pandemia e della guerra in Ucraina, che l'Europa quando unita, quando assieme, quando lavora all'unisono, è un grande continente che può rispondere alle grosse sfide che abbiamo di fronte".

Sono arrivate tutte le risposte attese, ma c’è stato poco coraggio sul tetto al prezzo del gas, secondo Carlo Corazza, Capo ufficio di collegamento in Italia del Parlamento Europeo.

"È stato un ottimo discorso molto centrato sull'Unità dell'Occidente di fronte alla guerra in Ucraina e la nostra capacità di dare risposte solidali, molto efficaci, in termini di sanzioni. Molto importante quello che è stato detto sulla crisi energetica, disaccoppiamento tra fonti rinnovabili e gas, e redistribuzioni di 140 miliardi. Forse è mancato un pochino di coraggio sul tetto al prezzo del gas. E poi la difesa della democrazia liberale contro i cavalli di troia. Di oggi la notizia che ci sono stati dati 300 milioni a partiti anche europei, è chiaro che la democrazia liberale è sotto attacco e che dobbiamo essere capaci di difendere. E questa una priorità del Parlamento Europeo".

Guarda il video sul sito Evanews.eu.

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