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Fondatore 'The Sanctuary' di Milano: "Balli per attimo distrazione, ora mi augurano la morte"

01 marzo 2021 | 14.07
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"Belen? Non ha mai partecipato ad alcun ballo"

Fondatore 'The Sanctuary' di Milano:

"Sono mortificato, non doveva succedere, è stato un nostro errore ma è accaduto in un attimo di distrazione imperdonabile! Tutto è avvenuto pochi minuti prima della chiusura e appena ho sentito alzare la musica l'ho fatta spegnere immediatamente. E' bastato un secondo per far succedere un casino e ora sui social migliaia di persone mi augurano la morte''. E' quanto racconta all'Adnkronos Stefano Papa, fondatore del 'The Sanctuary', sulle polemiche social che si sono scatenate dopo l'uscita di alcuni video che ritraggono gente ammassata e senza mascherina che balla all'interno del suo locale, un nuovo spazio inaugurato sabato scorso nell'ex scalo ferroviario a Lambrate e dove è stata 'pizzicata' anche Belen insieme al fidanzato Antonio Spinalbese da cui aspetta un figlio. Innanzitutto Papa ci tiene a chiarire che ''non si trattava di una festa ma di un brunch con persone vicine al nostro mondo, quello dello spettacolo: c'erano anche influencer e addetti ai lavori, volevamo solo presentare il locale -spiega- avevamo ben sei persone, prese da una agenzia, che controllavano i distanziamenti e il giusto utilizzo della mascherina. Non abbiamo mai fatto feste di sera -ribadisce- il brunch è iniziato alle 11 ed è terminato alle 18 precise, il video 'incriminato' è delle 17.58''.

''Negli ultimi due minuti ci siamo tutti distratti per la chiusura del locale che è molto grande -prosegue Papa- la sicurezza doveva scaglionare le uscite e proprio in quei due minuti il dj si è fatto prendere un po' la mano e ha alzato il volume della musica. A quel punto la gente si è alzata ma il video (con balli e assembramenti all'interno del locale senza mascherina, ndr), non rappresenta la giornata ma solo un brevissimo momento di distrazione a cui ho messo fine quasi subito. Appena ho sentito alzare la musica da fuori ho detto al dj di staccare tutto. Il locale ha chiuso un attimo dopo quella scena. Mi sono accorto di quanto era successo solo il giorno dopo per alcuni video che erano stato pubblicati sui social -racconta ancora Papa- io sono sempre molto attento, ho mio zio che è morto di Covid appena un mese fa. Spero non chiudano perché io sono veramente in buona fede''. E su come si è svolta la giornata di sabato scorso aggiunge: "Il mio è uno spazio polifunzionale, c'è una galleria, un bar e un ristorante e c'è un esterno molto grande per cui abbiamo deciso di fare tre aperture: una il giovedì dedicata alle istituzioni dove si apriva la galleria, una di domenica dove si apriva il ristorante e una di sabato dove si faceva un brunch per 150 persone appartenenti al nostro mondo lavorativo''.

"Abbiamo uno spazio di 1.500 metri quadri, per cui gigantesco -sottolinea il fondatore del 'The Sanctuary'- avevamo invitato 150 persone e ne saranno venute 220 circa. Il locale è immenso ed erano tutti distanziati. Abbiamo invitato esattamente il numero di persone a cui era possibile dare un posto a sedere perché li abbiamo fatti mangiare e dunque dovevamo per forza dargli un loro spazio". E su Belen tiene a precisare: ''Non ha mai partecipato ad alcun ballo, aveva uno spazio ancora più ampio degli altri perché sapevo che era incinta e aveva avvertito che sarebbe arrivata. Le avevamo riservato un divano lungo più di tre metri per tre persone in uno spazio super arieggiato. Lei è venuta, è stata un po' lì, si è fatta fare le carte in giardino, si è bevuta una bottiglia di acqua frizzante, ha smangiucchiato qualcosa e poi se ne è andata con il suo fidanzato''. Tornando a quanto accaduto nel suo locale, Papa continua: "Quelle persone si conoscono tutte, era una giornata molto calda, c'erano 25 gradi e a Milano è molto raro per cui la gente si alzava per andare fuori. Verso le 16 le situazione è diventata più movimentata ma non dal punto di vista musicale -precisa- gli invitati andavano fuori, si fumavano una sigaretta e chiacchieravano, ma tutto rientrava nella normalità. Non abbiamo neanche messo una consolle vera e propria, c'era solo un tavolino dove ci stava una persona seduta che faceva un piccolo live -conclude- Il giorno dopo tra l'altro abbiamo lavorato aprendo al pubblico ed è stata una giornata dove la gente è venuta, ha mangiato tranquillamente e poi si è alzata e se ne è andata. E' avvilente che sia accaduto tutto questo!".

(di Alisa Toaff)

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