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Pa: il giuslavorista, riforma positiva, estendere norma responsabilità a settore privato

19 maggio 2017 | 18.39
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Il giuslavorista Roberto Pessi
Il giuslavorista Roberto Pessi

"La riforma del pubblico impiego varata oggi nel complesso è positiva". Lo dice, in un'intervista a Labitalia Roberto Pessi, giuslavorista e prorettore alla Didattica della Luiss Guido Carli di Roma. "In riferimento -spiega- alle nuove norme in materia di responsabilità disciplinare dei pubblici dipendenti, per accelerare e rendere effettiva l'azione disciplinare assistiamo a un cambiamento importante del meccanismo di accertamento. Proprio per questo penso si possa riflettere di estendere la norma anche al settore privato".

"Sicuramente -sostiene- questa accelerazione del procedimento sanzionatorio tranquillizza l'opinione pubblica su un argomento che tocca da vicino molte persone".

"Il provvedimento relativo alla costituzione di polo unico Inps per le visite fiscali -chiarisce- è corretto perché si tratta di omogeneizzare il giudizio di diverse categorie che spesso risulta difforme. Questo perché ci sono diversi enti con diversi soggetti che devono provvedere all'accertamento".

"D'altro canto -ammette il giuslavorista- viene posto sotto stress l'Inps perché deve stare attento a selezionare i medici competenti all'accertamento della malattia. Del resto l'assenteismo è un problema molto sentito nel nostro Paese, soprattutto per il cosiddetto assenteismo di un giorno".

"La richiesta di accertamento -fa notare Pessi- anche se fatta nello stesso giorno della comunicazione dell'assenza non prevede l'accertamento stesso in giornata, è chiaramente impossibile provvedere con l'attuale legge. Anche su questo aspetto occorrerebbe fare una riflessione generale: magari pensando a una decurtazione di una quota parte della retribuzione per un solo giorno di assenza, per il quale diventa impossibile accertare la sussistenza della patologia denunciata".

In merito alle modifiche alla valutazione delle performance dei dipendenti per ottimizzare la produttività del lavoro pubblico e di garantire efficienza e trasparenza della Pa, il giuslavorista sostiene poi che "è sicuramente una riforma positiva perché introduce dei meccanismi oggettivi. Certo trovare dei modelli di riferimento per valutare alcune performance, difficilmente misurabili, non risulta affatto semplice per le caratteristiche di determinate prestazioni".

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