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Cinema: 'Il Laureato', film che anticipò il '68 e valse l'Oscar a Nichols/Scheda

20 novembre 2014 | 15.45
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Uscita nel 1967 la pellicola interpretata da Dustin Hoffman, Anne Bancroft e Katharine Ross, valse al regista scomparso la statuetta per la miglior regia nel 1968 e anticipò i fermenti giovanili di ribellione che sarebbero esplosi di lì a pochi mesi nelle grandi contestazioni. Ad oltre 40 anni rimane un cult, apprezzato anche dalle nuove generazioni. La scena più apprezzata dallo stesso regista è quella finale

Cinema: 'Il Laureato', film che anticipò il '68 e valse l'Oscar a Nichols/Scheda

'Il laureato' ('The Graduate'), il film del 1967 che valse l'anno successivo l'Oscar per la miglior regia a Mike Nichols, è uno dei più apprezzati cult cinematografici di tutti i tempi. Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al settimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è sceso al diciassettesimo posto.

Il film ebbe un grandissimo successo, che i critici hanno negli anni attributo all'alchimia di diversi fattori tutti indovinati: le interpretazioni dei protagonisti (Dustin Hoffman, al suo primo ruolo cinematografico importante, Anne Bancroft, la donna matura che seduce il giovane laureato, Katharine Ross nella parte della giovane Elaine), l'innovativa regia di Mike Nichols, l'utilizzo delle canzoni (in particolare la celeberrima Mrs. Robinson) di Simon & Garfunkel e il tema molto trasgressivo per l'epoca. Quest'ultimo punto in particolare lo rese un film 'manifesto' dell'epoca sessantottina: prodotto nel 1967, il film, sebbene attraverso un taglio sentimentale e non politico, anticipa infatti i fermenti giovanili di ribellione che esploderanno di lì a pochi mesi nelle grandi contestazioni. Benjamin non è ancora un figlio del '68, non si ribella apertamente, ma disubbidisce e diverse situazioni del film sottolineano l'incomunicabilità fra i giovani e gli adulti. La fuga finale dei due giovani in un autobus preso a caso, è stata interpretata da più parti come una sintesi del clima di quell'epoca: la spinta a una rottura con il conformismo imposto dalla società, ma attraverso una fuga inconsapevole e ancora colma di incertezze.

Alcune scene più di altre sono rimaste impresse nell'immaginario collettivo di diverse generazioni: la corsa disperata di Benjamin a bordo di un'Alfa Romeo Duetto rossa (vettura poi diventata anch'essa 'cult' grazie al film stesso), le urla del protagonista in chiesa per impedire il matrimonio di Elaine e il primo incontro fra Ben e Mrs. Robinson in albergo.

Lo stesso regista ha confessato in diverse interviste che la scena a cui era più legato era quella finale: "La cosa che mi piace di più de Il laureato sono gli ultimi tre minuti del film, durante i quali i due giovani stanno seduti sull'autobus, frastornati e totalmente consapevoli di non aver risolto alcunché... Non sanno che diavolo dirsi... Molte cose sono possibili. Non si tratta di una conclusione, per Benjamin molte scelte rimangono aperte".

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