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Morandi dimesso da ospedale, il medico: "Voleva abbracciarmi, era emozionato"

08 aprile 2021 | 17.09
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"Preoccupazione al momento del ricovero dopo le ustioni, le mani sono sede critica"

Morandi dimesso da ospedale, il medico:

"Quando gli ho dato la notizia che poteva uscire dall'ospedale è rimasto sorpreso, e poi ha avuto una reazione di felicità, è stato molto contento. Ha avuto l'istinto di darmi un abbraccio, poi si è reso conto che non si poteva tra infezioni e altro, e allora ci siamo dati un colpo di gomito. Era molto emozionato". Il professor Davide Melandri, direttore del Centro Grandi Ustionati Bufalini di Cesena, descrive così all'Adnkronos il momento delle dimissioni di Gianni Morandi, dopo il ricovero d'urgenza del cantante quasi un mese fa a causa di una brutta ustione che lo ha colpito nelle mani e nelle gambe. "E' stata un po' una sorpresa per lui, perché pensava di restare qualche giorno in più -dice il professor Melandri- ma era il momento giusto, migliorava e abbiamo pensato che fosse giusto dimetterlo".

E nel descrivere il 'paziente Morandi' in questo periodo di degenza, il medico racconta: "Ha mostrato ogni giorno le sue caratteristiche, quelle di persona sempre molto positiva che ha la particolare dote di dare la carica anche a chi gli sta intorno". Melandri ricorda il momento del ricovero: "La situazione non era terribile come gravità per quanto riguarda l'estensione, ma preoccupava la sede, le mani sono sedi critiche negli ustionati. Tenga conto che le mani sono molto importanti per una persona, e sono molto frequentemente coinvolte nelle ustioni, circa l'80% delle volte", spiega il dottore.

Che rivela qualche momento iniziale di preoccupazione nel cantante di Monghidoro: "Come per tutti gli ustionati, all'inizio c'è bisogno di rendersi conto di quello che succede -ricorda Melandri- Inizialmente quindi anche lui è rimasto sorpreso dalla cosa, non si capacitava bene. Poi piano piano si è reso conto. C'è stato quel momento di smarrimento per capire cosa fosse successo, sono quegli attimi in cui uno rivive l'incidente, capita a tutti ed è normale".

Quasi un mese di ricovero, nel quale "ho capito che Gianni Morandi è una persona a cui vogliono bene davvero tantissime persone, e glielo manifestano in tutti i modi -rivela il professore- C'è stato sempre, per tutto il periodo, un enorme interesse e una grandissima partecipazione della gente. E credo che le effusioni siano state ridotte e limitate a causa del Covid, figuriamoci cosa sarebbe stato senza". Un bene "che si merita, perché davvero una persona empatica e positiva. Ed ha affianco una moglie che lo sostiene in ogni modo", conclude Melandri. (di Ilaria Floris)

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