Avigdor Lieberman su Facebook: premiato perché "interpreta il suo ruolo di Paese che ama la pace mentre sviluppa capacità nucleari, negando l'Olocausto e minacciando la distruzione di un altro Stato". 'Riconoscimenti' anche a Hezbollah come non protagonista e all'Autorità palestinese per il miglior montaggio visto che "ha riscritto la storia"
C'è una diplomazia che strizza l'occhio al cinema, sfruttando i social network per fare (comunque) politica. Se l'Oscar 2015 nella categoria 'Miglior attore' è andato a Eddie Redmayne, per il ruolo di Stephen Hawking nel film 'La teoria del tutto', ci ha pensato il ministro degli Esteri israeliano a offrire un vincitore alternativo, capace di una 'interpretazione' da Oscar: l'Iran.
La Repubblica islamica si è guadagnata il premio di Avigdor Lieberman perché, ha scritto il ministro sulla pagina ufficiale di Facebook, "interpreta il suo ruolo di Paese che ama la pace mentre sviluppa capacità nucleari, negando l'olocausto e minacciando la distruzione di un altro Stato".
E, ancora, un riconoscimento è andato anche al movimento sciita libanese Hezbollah come 'Miglior attore non protagonista' per "il suo sostegno inesorabile al regime di Assad nell'uccisione di migliaia di civili", ha postato Lieberman sulla pagina con oltre 248mila 'Mi Piace'. Infine, il ministro degli Esteri israeliano ha assegnato un premio anche all'Autorità palestinese per il 'Best editing' (miglior montaggio) per "aver riscritto la storia".
