"Quest'anno la presentazione del rapporto di Legambiente Ecomafia 2015 ha un riferimento importante: l'enciclica di Papa Francesco Laudato Si'". Lo sottolinea il ministro della Giustizia Andrea Orlando che per l'occasione invita a riflettere "sulla portata del messaggio contenuto in questa enciclica che impegna la chiesa su un terreno nuovo", sulle radici etiche e spirituali dei problemi ambientali indicate dal Pontefice che "non rinuncia a una riflessione di più ampio respiro che chiama in causa le politiche dei governi internazionali".
"Vorrei raccogliere un invito contenuto nell'enciclica: quello ad evitare una concezione magica del mercato secondo la quale i problemi si risolvono solo con la crescita dei profitti delle imprese o degli individui - dichiara Orlando - Partire da questi principi non significa essere mossi dalla volontà o dal desiderio di mettere in difficoltà l'iimpresa, come è stato lamentato con l'adozione di alcuni provvedimenti del parlamento. Significa invece chiedere alle nostre imprese e al nostro sistema Paese di investire in sostenibilità e qualità".
Il riferimento è alla legge sugli 'ecoreati' e ad alcune reazioni suscitate dal testo. "Con questa legge - sottolinea Orlando - abbiamo fatto un pezzo di politica industriale, non abbiamo fatto un boicottaggio. Quando il presidente di Confindustria si chiede come verranno letti questi provvedimenti dagli altri Paesi, la risposta è semplice: verranno letti come l'adeguamento dell'Italia alla normativa già esistente".
Con la sua enciclica il Santo Padre "formula alla politica una domanda pressante che non tocca solo in modo generico la nuova sensibilità ecologica. Non parla solo di stili di vita e abitudini di consumo, di regole morali e di comportamenti individuali, ma anche di leggi e strumenti politici. Oggi - sottolinea il ministro - non possiamo fare a meno di riconoscere che un vero approccio ecologico è sempre più un approccio sociale che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull'ambiente per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri".
Il ministro Orlando riconosce nelle parole dell'enciclica relative alla funzione della proprietà privata "il secondo comma dell'articolo 42 della nostra carta costituzionale che insieme al riconoscimento della proprietà privata richiama i modi in cui la legge ne assicura la funzione sociale. Ricordare questi principi, che sono contenuti nella nostra costituzione, segna un obiettivo di carattere pubblico per la politica".
