cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 09:11
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Lavoro: Poletti, daremo continuità a 'Garanzia Giovani'

26 novembre 2015 | 07.30
LETTURA: 3 minuti

Foto Infophoto - INFOPHOTO
Foto Infophoto - INFOPHOTO

"Daremo continuità al Piano Garanzia Giovani, perché è un patrimonio a cui non solo non intendiamo rinunciare, ma nel quale abbiamo tutta l’intenzione di investire". Lo ha detto oggi il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti alla Fiera di Verona, inaugurando la prima giornata di JOB&Orienta, il salone nazionale dedicato a orientamento, scuola, formazione e lavoro.

"Vogliamo che, dopo questa fase, Garanzia Giovani si rafforzi per sostenere pienamente i Neet, consentendo loro un effettivo accesso al lavoro, componente essenziale per essere felici, perché ci aiuta ad esprimere noi stessi", ha spiegato.

Come gli altri stati membri beneficiari dei fondi europei destinati alla lotta contro la disoccupazione giovanile, infatti, anche l’Italia è tenuta a impegnare le risorse della Youth Guarantee (avviata ufficialmente nel maggio 2014) entro il primo biennio della programmazione, per garantire opportunità concrete e qualitativamente valide ai NEET - Not (engaged) in Education, Employment or Training, ossia quei giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni non impegnati in un'attività lavorativa né inseriti in un percorso scolastico o formativo. Per loro un’offerta qualitativamente valida di lavoro o proseguimento degli studi, un apprendistato o un tirocinio.

Al 19 novembre 2015, il numero dei giovani complessivamente registrati al Programma “Garanzia Giovani” supera le 870 mila persone, i presi in carico sono 537.671: tra questi, sono 228.030 quelli cui è stata proposta almeno una misura del programma. Ma ben oltre ai numeri attuali, se i frutti di quest’operazione - in termini di efficienza nella programmazione - sono attesi nei prossimi anni, il patrimonio del Piano Garanzia Giovani è già sin da ora un’importante infrastruttura del Paese per le politiche attive per il lavoro. Come ha chiarito ancora Poletti: "Confidiamo in eventuali risorse di carattere comunitario. In ogni caso daremo continuità al Piano, che ha registrato dei risultati importantissimi, sotto gli occhi di tutti. È il primo esempio di progetto pubblico italiano rendicontato online una volta alla settimana".

Il Ministro rivolgendosi ai numerosissimi ragazzi presenti in sala per dialogare con lui, ha poi parlato a lungo anche del cambiamento culturale necessario. Centrale nel suo intervento il tema del tempo: "Voi ragazzi pagate il pesante ritardo con cui entrate nel mondo del lavoro rispetto ai vostri coetanei degli altri Paesi – ha detto loro –. Un giovane che si laurea a ventotto/ventinove anni riuscirà difficilmente a competere nello scenario internazionale con un neolaureato ventunenne. Un voto alto serve a poco, meglio laurearsi prima: meglio un 97 a 21 anni piuttosto che un 110 e lode a 28".

E ancora il tema della fiducia: "I cittadini, che siano imprenditori o lavoratori, devono convincersi delle opportunità offerte dal nostro Paese in termini di investimento e di prospettive occupazionali e dunque di vita. La fiducia si ricostruisce con l’esempio, e la politica ha un ruolo fondamentale: la gente ti valuta per quello che fai, non solo per quello che dici. Se non tradisci la fiducia degli elettori, può anche capitare di prendere singole scelte strategicamente sbagliate, perché fare degli errori è umano. Se si rompe il legame di fiducia, invece, tutto viene messo in discussione".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza