Investire nell'innovazione, "nelle opportunità, cambierà rapidamente la pelle all'Italia, che diventerà un Paese ancora più bello di quello che è". Lo afferma il ministro del Lavoro Giuliano Poletti a margine della conferenza di inaugurazione della Maker Faire alla Sapienza di Roma. "Noi come Paese abbiamo una marcia in più perché siamo abituati a lavorare in gruppo, a mettere assieme le idee, alla socialità. Certe idee nascono così, come 'quattro amici al bar' ", dice Poletti.
Il ministro ha quindi voluto sottolineare che la sua presenza all'apertura della più grande kermesse di maker internazionale ha un significato preciso: "Sono qui perché voglio vedere, capire, guardare le cose da vicino. Stare dentro al ministero è importante - ha aggiunto - ma io ci sto metà delle giornate, perché poi incontro le persone tra cui anche i maker. Credo che sia l'unico modo per trovare le energie e le idee per fare le politiche: non te le puoi sognare di notte, perché lì c'è la realtà. Un vecchio saggio diceva "occupiamoci del futuro, che lui si occuperà di noi"", osserva.
Per quanto riguarda gli incentivi all'innovazione, il ministro Poletti ha commentato: "Come pubblico, dobbiamo trovare uno strumento più flessibile della legge come la conosciamo per incentivare le iniziative private senza ingessarle. Ci vogliono cose più dinamiche, come la Garanzia Giovani, che ha già coinvolto 800mila giovani. E dobbiamo usare quel potenziale". "Ma - conclude - la nostra logica è quella della regola, della garanzia, del vincolo. È un sistema da cambiare, anche se sarà una fatica terrificante".
