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Bologna: al via Cosmoprof nel segno della sostenibilità

20 marzo 2015 | 11.26
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Nava (Cosmetica Italia): "Molte aziende sono già da tempo fortemente impegnate per minimizzare qualsiasi forma di 'footprint' negativo verso l'ambiente, l'economia e la società in generale"

(Infophoto)
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Prende il via nel segno di una bellezza sempre più 'green' la fiera leader del settore: Cosmoprof, piattaforma internazionale per il business della cosmetica e del benessere, che si svolge dal 20 al 23 marzo a BolognaFiere. Il convegno internazionale promosso da Cosmetica Italia, che anche quest'anno segnerà la giornata inaugurale del Salone, si intitola, infatti, 'Per la bellezza, la salute e l'ambiente - Sostenibilità in cosmetica: l'imprescindibile opportunità per le sfide future'.

"La sostenibilità non è, e non può, ridursi in una tendenza temporanea ma rappresenta un'evoluzione necessaria che a medio-lungo termine impatterà sulle nostre vite sia come consumatori sia come professionisti che lavorano e dirigono imprese e che guardano a un futuro sostenibile per esse. I business che saranno capaci di riconoscere questa verità aumenteranno le probabilità di successo e di longevità sul mercato", spiega all'Adnkronos il vicedirettore generale di Cosmetica Italia, Luca Nava.

"Oltre agli ovvi benefici per l'ambiente, la società e l'economia, la sostenibilità - sottolinea - rappresenta una grande opportunità per le imprese che saranno aiutate a ridurre i propri costi, incoraggiare l'innovazione dei prodotti, selezionare, motivare e così trattenere i migliori collaboratori, migliorare la reputazione dell'impresa nella comunità locale e le relazioni con clienti e fornitori. In una parola, la sostenibilità aiuterà a rimanere competitivi nel lungo termine".

Il vicedirettore generale dell'Associazione, che conta tra le sue fila circa 500 aziende italiane rappresentative del 95% del fatturato del settore cosmetico, sottolinea che ormai "molte aziende cosmetiche italiane ed europee sono già da tempo fortemente impegnate per migliorare in continuazione il loro impatto positivo e nel contempo minimizzare qualsiasi forma di 'footprint' negativo verso l'ambiente, l'economia e la società in generale. Altre sono appena all'inizio di questo percorso; sono poche, invece, quelle che devono ancora cominciare questo 'viaggio'".

Ma quanto vale il settore in Italia? I dati del Centro Studi di Cosmetica Italia registrano per il 2014 consumi vicini ai 9.400 milioni di euro con un calo marginale dell'1,4%: diminuiscono gli acquisti in valore, ma certamente non quelli in volume. Ancora una volta sono le esportazioni, +4,9% per un valore vicino ai 3.335 milioni di euro, a sostenere la produzione, in crescita dello 0,8% rispetto al precedente esercizio per un valore di fatturato di 9.355 milioni di euro.

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