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Il nuovo 'Lago' firmato Wheeldon debutta al Teatro dell'Opera di Roma /Foto

15 settembre 2016 | 17.00
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La direttrice della compagnia di danza dell'Opera di Roma, Eleonora Abbagnato,alla presentazione del 'Lago' di Christopher Wheeldon accanto al sovrintendente Carlo Fuortes - (foto di Yasuko Kageyama)
La direttrice della compagnia di danza dell'Opera di Roma, Eleonora Abbagnato,alla presentazione del 'Lago' di Christopher Wheeldon accanto al sovrintendente Carlo Fuortes - (foto di Yasuko Kageyama)

'''Il lago dei cigni' è un grande classico della tradizione del balletto. Mi dispiace di non poter danzare la versione di Christopher Wheeldon che debutta al Teatro dell'Opera di Roma. All'Opera di Parigi danzavamo solo la versione di Nureyev''. E' quanto ha dichiarato l'étoile di Palais Garnier e direttrice della compagnia del Teatro dell'Opera di Roma, Eleonora Abbagnato, presentando oggi in conferenza stampa, accanto al sovrintendente, Carlo Fuortes, il nuovo 'Lago dei cigni' firmato dal regista e coreografo Christopher Wheeldon, in scena dal 27 settembre. (FOTO)

''Sono felice di portare finalmente in Italia dei nomi importanti della coreografia internazionale - ha confessato l'Abbagnato - Un confronto che sta facendo crescere i miei ragazzi. In sala, grazie anche a Wheeldon, c'è un entusiasmo, un' energia fantastica''.

Accanto ai solisti, ai primi ballerini (Michele Satriano, Claudio Cocino, Manuel Parruccini, Susanna Salvi, Giacomo Luci, Giuseppe Schiavone, Alessandra Amato, Rebecca Bianchi, al corpo di ballo del Teatro dell'Opera di Roma (sul podio il maestro Nir Kabaretti), le guest della Royal Opera House di Londra, i 'principal' Lauren Cuthbertson e Federico Bonelli.

Un 'Lago' classico che rimanda all'opera pittorica di Degas

Il balletto, nella versione creata nel 2004 per il Pennsylvania Ballet dal giovane e talentuoso Christopher Wheeldon, rimanda all’opera pittorica di Edgar Degas. Sono gli anni in cui Cajkovskij scrive le più celebri partiture di balletto. Nel 1875 il grande compositore russo, su commissione del Teatro Bolshoi di Mosca, firma la partitura per un balletto che ha come soggetto, il tema del fantastico. La nuova opera è 'Il lago dei cigni' e debutta nel 1877.

A Parigi, il pittore Edgar Degas fa invece scalpore con le sue tele. Dipinge i danzatori, ma soprattutto le ballerine, che si riscaldano nel backstage del Teatro dell'Opera. Obiettivo puntato (ma soprattutto colori e pennelli) su insegnanti e misteriosi gentlemen con cappelli a cilindro, possibili mecenati per un giorno. Tutto questo si ritrova nel 'Lago dei cigni' di Wheeldon. Il maître de ballet e il mecenate sono figure nuove che vengono introdotte e affiancate a quelle del principe Siegfried, del malvagio Von Rothbart, della creatura Odette/Odile.

L’ambientazione si dipana tra reale e irreale, tra il duro lavoro in sala dei ballerini e la fantasia del primo ballerino che sogna di interpretare il ruolo protagonista del 'Lago'. Le scene sono di Adrianne Lobel, i costumi di Jean – Marc Puissant e le luci di Natasha Katz che hanno firmato una suggestiva ambientazione tra pragmatico realismo e romantico incanto di fine '800.

Wheeldon, ho visto spesso Eleonora danzare a Parigi, non ho mai creato per lei, ma non è mai troppo tardi...

Scambio di battute tra Christopher Wheeldon, ('allievo' dei grandi autori narrativi, da Ashton a McMillan a Robbins) e Eleonora Abbagnato nel corso della presentazione del 'nuovo' 'Lago dei cigni'. ''Sono felice di essere qui a Roma, dopo aver condiviso esperienze a Mosca, Parigi, New York, di lavorare con la compagnia del Teatro dell'Opera - ha spiegato Wheeldon- E' un vero piacere essere in sala con un gruppo di giovani che hanno sete di sapere e conoscenza, che hanno voglia di imparare''.

E riguardo poi a Eleonora Abbagnato ha aggiunto: ''Ho visto spesso Eleonora danzare all'Opera di Parigi. Non ho mai creato per lei. Ma non è mai troppo tardi....''. E sul 'Lago' di Wheeldon la direttrice della compagnia del Teatro dell'Opera, non ha dubbi: ''Si tratta di un vero classico, purissimo''.

E ha ribadito ancora il sovrintendente del Teatro dell'Opera di Roma, Carlo Fuortes, il suo sostegno incondizionato alla danza. ''Settore centrale nell'offerta culturale del Teatro dell'Opera di Roma. Per noi la danza è importante. E in molti teatri d'opera dove le compagnie hanno chiuso - ha ricordato- noi vogliamo continuare ad investire nella danza'.

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