Pier Luigi Camilli, sindaco di Pitigliano, ricorda il figlio morto in un'esplosione nella Striscia di Gaza: ''Ha girato il mondo. Faceva questo mestiere con tanta passione''
"Sono fiero di mio figlio. Ha girato il mondo, in tutti i posti più pericolosi. Ci ho parlato l'altro giorno, gli ho detto di stare attento, ma lui mi ha detto 'ma no qui è tutto tranquillo, non ti preoccupare'. Certo, parlare di un ragazzo che a 35 anni muore in questa maniera non è semplice". Così Pier Luigi Camilli, padre di Simone Camilli e sindaco di Pitigliano, ha ricordato il figlio, morto oggi a Beit Lahiya in seguito all'esplosione di un ordigno.
"Simone è diventato giornalista con l'Associated Press - ha proseguito il padre - Prima ha fatto uno stage con loro, poi è partito a Gerusalemme, ha fatto il Libano, il Kosovo, la Georgia, tutti i punti piu' caldi". Simone, ha ricordato ancora il padre, lascia "una bambina splendida di tre anni e la moglie. Erano in vacanza in Toscana fino a una settimana fa". "Era un giovane giornalista, potrei dire che era uno dei tanti giovani che va fuori per lavorare ma non era uno di quelli che è stato costretto - ha aggiunto - Lui ha scelto di fare questo mestiere, con l'Associated Press ha avuto questa occasione e lo faceva volentieri con grande passione".