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Mostra Venezia: il pennello sullo schermo con 'David Lynch: The Art Life' /Trailer

05 settembre 2016 | 16.42
LETTURA: 4 minuti

Il regista David Lynch nel doc su di lui 'David Lynch: The Art Life'
Il regista David Lynch nel doc su di lui 'David Lynch: The Art Life'

(Adnkronos/Cinematografo.it) - È stato presentato alla Mostra, nella sezione Venezia Classici, il film-documentario 'David Lynch: The Art' Life' diretto da Rick Barnes, Jon Nguyen, Olivia Neergaard-Holm, un doc che racconta il genio poliedrico del cineasta americano. Lynch accompagna lo spettatore in un intimo e personale viaggio nel tempo che racconta gli anni della sua formazione artistica: dall’infanzia nella provincia americana fino all’arrivo a Philadelphia.Il doc uscirà nelle sale italiane a gennaio 2017 distribuito da Wanted e a marzo andrà in onda in esclusiva su Sky Arte

Immagini, musica, filmati presi dall’archivio privato del regista, estratti dai suoi primi film e aneddoti raccontati in prima persona nel suo studio sulle colline di Hollywood compongono il documentario, che ha avuto una genesi lunga e particolare iniziata nel 2004 durante le riprese del film 'Inland Empire'. Dal 2004 il trio di registi ha seguito Lynch nei suoi studi, nelle gallerie d’arte, nei laboratori di scultura e pittura: nei luoghi dove il regista americano, da ormai diversi anni, dà sfogo alla sua potente e affascinante carica artistica. Nel febbraio del 2012 il progetto è stato ammesso sul famoso sito di crowdfunding kickstarter, con l’obbiettivo di raccogliere 30.000 dollari per continuare le riprese di un documentario che anno dopo anno stava diventando sempre più grande e impegnativo da gestire. I fan di Lynch su internet hanno risposto con entusiasmo, e dopo soli due mesi la cifra raggiunta era di quasi 180.000 euro.

Il film-documentario, dedicato alla più giovane figlia di Lynch, è concepito come un diario privato che oltre a svelare l’artista vuole svelare l’aspetto umano dietro al mito: dai suoi esordi come pittore alla regia dei suoi capolavori cinematografici che nell’arte figurativa trovano ispirazione. La sua passione per l’arte lo ha spinto ad esplorare i meandri della psiche umana: le paure, le angosce, i segreti e i silenzi venivano raccontati sulle sue tele in una maniera del tutto nuova e conturbante che caratterizzerà tutta la sua produzione artistica.

"Abbiamo lavorato a stretto contatto con David per molti mesi – racconta Jon Nguyen – Nonostante all’inizio del nostro progetto si fosse dimostrato freddo, dopo la nascita di sua figlia Lula ha accettato di buon grado la nostra presenza nella sua vita. Ci ha aperto le porte di casa sua, ci ha dedicato moltissimo tempo, si è fidato di noi. Abbiamo utilizzato Kickstarter per avere un aiuto con il finanziamento del documentario. Sapevamo -prosegue Jon Nguyen- che potevamo contare sulla solida fan-base di Lynch presente sulla rete, e David ci ha aiutato in maniera generosa. Ci ha infatti regalato un suo autoritratto da mettere come ricompensa per chi avesse offerto 10.000 dollari per il nostro progetto".

"Dal 2006, da quando cioè si sono concluse le riprese di 'Inland Empire', David Lynch si è dedicato totalmente alla sua attività prediletta sin dai tempi del liceo: la pittura. Negli ultimi 10 anni infatti -sottolinea Jon Nguyen- le sue giornate si sono svolte per lo più sempre nello stesso modo: dalla mattina alla sera David si rifugia nel suo studio e dipinge tutto il giorno. Solo l’inizio delle riprese della terza serie di 'Twin Peaks', iniziate quest’anno, hanno interrotto questa routine. Non posso dire nulla su questa terza serie -conclude Jon Nguyen- ma posso assicurarvi che David è nel suo momento creativo più alto".

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