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Il popolo granata ricorda il Grande Torino, 66 anni fa la tragedia di Superga

04 maggio 2015 | 10.10
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Il 4 maggio 1949 il mondo del calcio diceva addio alla straordinaria squadra. Nell'incidente aereo, tra le 31 vittime, persero la vita 18 giocatori

(foto Infophoto) - INFOPHOTO
(foto Infophoto) - INFOPHOTO

Il popolo granata ricorda gli eroi di Superga nel 66° anniversario della tragedia che distrusse il Grande Torino. Il 4 maggio del 1949 l'aereo che trasportava la straordinaria squadra, reduce da un'amichevole giocata a Lisbona contro il Benfica, poco dopo le 17 perse quota a causa delle pessime condizioni meteo e si andò a schiantare contro la parte posteriore della Basilica.

Tra le 31 vittime, l'allenatore granata Erno Erbstein e 18 giocatori: Valerio Bacigalupo, Aldo Ballarin, Dino Ballarin, Emile Bongiorni, Eusebio Castigliano, Rubens Fadini, Guglielmo Gabetto, Ruggero Grava, Giuseppe Grezar, Ezio Loik, Virgilio Maroso, Danilo Martelli, Valentino Mazzola, Romeo Menti, Piero Operto, Franco Ossola, Mario Rigamonti, Julius Schubert. Con loro, perirono membri dello staff tecnico, dirigenti e giornalisti al seguito.

Il mondo del calcio disse addio alla squadra capace di vincere cinque scudetti consecutivi dal 1942-1943 e di costituire l'ossatura della Nazionale con 10 elementi in azzurro. Toccò al ct Vittorio Pozzo riconoscere le salme dei suoi ragazzi. Le altre squadre della Serie A resero un ultimo omaggio alla straordinaria formazione schierando le formazioni Primavera nelle ultime giornata di campionato e consegnando al Toro uno scudetto già strameritato sul campo.

"Per ogni sportivo, per qualsiasi amante del gioco del calcio, Superga è un simbolo, un luogo sospeso tra un una realtà dolorosa e un sogno fascinoso che ha segnato la storia del dopoguerra italiano", dice il presidente della Figc, Carlo Tavecchio. "Lo chiamavano Grande Torino – aggiunge- in verità, sotto le maglie granata, l’Italia intera si immedesimava nelle gesta di quegli eroi calcistici destinati all’immortalità. Sono convinto che ricordare la tragedia del 4 maggio 1949 rappresenti un patrimonio culturale per tutto il Paese".

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