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Targa Florio: Ninni Vaccarella, una corsa mitica e popolare

07 maggio 2016 | 14.36
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La Porsche 356 che compie 60 anni
La Porsche 356 che compie 60 anni

Un’edizione storica, quella di quest’anno della Targa Florio, che ha festeggiato i suoi primi cento anni. Una centesima edizione che, in attesa dello start iniziale, ha fatto tappa al Caffè del Teatro Massimo per dare voce ad alcuni dei protagonisti della corsa automobilistica più antica del mondo, nata grazie a un uomo di grande ingegno e cultura come Vincenzo Florio. Tante le auto d’epoca che, sino a domani, sfrecceranno per le strade siciliane, giungendo infine a Cefalù per celebrare un altro momento esclusivo vissuto coralmente da tutti i siciliani. E, mentre i motori si riscaldavano in una piazza Verdi piena di colori e gremita di migliaia di persone, il Caffè del Teatro Massimo ospitava la presentazione di “Cento volti di un mito - Targa Florio, un fenomeno sportivo, sociale, culturale”, l’ultimo libro di Salvatore Requirez che ripercorre la storia di queste prime 100 edizioni della Targa Florio, offrendo al lettore la possibilità di conoscerla anche attraverso le splendide immagini che lo impreziosiscono. A moderare gli interventi la giornalista Elvira Terranova.

“Fantastica, popolare, mitica”, la definizione della Targa Florio da parte di Ninni Vaccarella, tre volte vincitore di questa mitica corsa automobilistica, noto anche come il “preside volante”, tra i partecipanti alla presentazione del libro. Accanto a lui, Sergio Montalto e Roberto Consiglio, l’equipaggio d’eccezione della Porsche 356 di Motordrive, che quest’anno festeggia il 60esimo anniversario. Ricco il parterre di testimoni di una corsa che contraddistingue da un secolo la Sicilia. Ecco, dunque, Angelo Pizzuto, presidente dell’ACI di Palermo, autore della prefazione del libro di Requirez. Oppure, Marco Squinzi, direttore dalla ricerca del gruppo Mapei, che ha contribuito all’evento. In prima fila, tra gli ospiti d’onore anche Antonella Pucci di Benisichi, figlia del Barone Antonio Pucci Di Benisichi, mitico pilota della Targa Florio, vinta nel 1966, soprannominato “il gattopardo volante”. Ad augurare a tutti i presenti che la Targa Florio "possa restare sempre una manifestazione capace di promuovere il concetto di squadra", è stato il Procuratore aggiunto di Palermo, Leonardo Agueci, i cui ricordi sono andati a quegli anni in cui la mitica corsa racchiudeva tutto quello che era profondamente connotato allo sport. "Ho pianto quando i piloti sono morti in gara – ha detto Agueci – ma perché quello che si respirava era il concetto di squadra. Racchiudeva tutto quello che doveva essere connotato al concetto di partecipazione popolare, che mi auguro si possa vivere ancora oggi".

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