Gli analisti prevedono che il cartello degli esportatori manterrà un ritmo di produzione sostenuto.
Il prezzo del petrolio è calato oggi per la seconda seduta consecutiva, chiudendo ai minimi da oltre una settimana in vista di una riunione cruciale dell'Opec in agenda domani a Vienna.
Si prevede che il cartello dei Paesi esportatori di greggio mantenga un robusto ritmo di produzione, tentando così di danneggiare i concorrenti non Opec con prezzi del petrolio bassi, che sono più facili da sopportare per i ricchi Paesi dell'Opec.
Il contratto più scambiato sul Light Sweet Crude, o West Texas Intermediate, il benchmark americano, con consegna a luglio al Nymex ha chiuso a 58 dollari al barile, in calo del 2,8%.