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Natale: Unc, il regalo difettoso si può cambiare entro 2 mesi

27 dicembre 2014 | 11.11
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I consigli dell'Unione nazionale consumatori per acquistare consapevolezza sui diritti di chi acquista e riceve un regalo con qualche difetto. L'invito è a non stressarsi nella classica corsa contro il tempo subito dopo Natale e a far rispettare le regole.

(Infophoto)
(Infophoto)

Nessuna corsa per cambiare un dono che non va bene perché presenta dei difetti, infatti è possibile anche dopo le feste. Un suggerimento utile che l'Unione nazionale consumatori ricorda a tutti consumatori.

"Sul cambio della merce difettosa ci sono ancora negozianti e consumatori che credono si debba fare entro 8 giorni dalla data dell'acquisto, una vecchia regola ormai superata. Una tempistica che renderebbe impossibile cambiare i regali difettosi, salvo per chi si è ridotto a fare acquisti alla vigilia di Natale. Anche in questo caso, inoltre, l'acquirente dovrebbe far valere i suoi diritti durante le feste" ha dichiarato Massimiliano Dona, segretario generale dell'Unione Nazionale Consumatori.

"Avete due mesi di tempo e non 8 giorni o 7 per denunciare il difetto al venditore. Inoltre i due mesi scattano non dalla data dello scontrino, ma dalla data in cui avete scoperto il difetto, ed è ovviamente impossibile che avvenga prima di aver aperto il pacco a Natale" ha proseguito Dona che rassicura i consumatori "anche perché la garanzia vale due anni e l’azione si prescrive in 26 mesi, ossia i 2 anni di garanzia più i 2 mesi per denunciare il difetto" ha concluso Dona".

L'Unione Nazionale Consumatori ricorda quindi i diritti del consumatore in caso di acquisto difettoso: due mesi di tempo dalla data in cui si è scoperto il difetto (e non dalla data dello scontrino) per denunciarlo al venditore. La garanzia vale due anni, non uno. L’azione, però, si prescrive in 26 mesi (ossia 2 anni di garanzia + i 2 mesi per denunciare la cosa).

Inoltre, una regola che non tutti conoscono: è il venditore a dover garantire il bene e non il produttore. Il consumatore, quindi, può decidere di non inviare il prodotto al centro di assistenza e di pretendere la sostituzione dal venditore.

Si ha diritto, a propria scelta, alla riparazione o alla sostituzione. Solo se riparazione e sostituzione non sono possibili o eccessivamente onerose per il venditore, allora potete chiedere una riduzione del prezzo o la restituzione dei soldi (non un buono acquisto), sempre a vostra scelta. Tutto gratis. La riparazione, ad esempio, non deve costare nulla. E’ illegale addebitare le spese di spedizione o quelle dei materiali.

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