Non è solo Quentin Tarantino a fare mea culpa oggi per non aver denunciato, pur essendone a conoscenza, gli abusi commessi da Harvey Weinstein. Il regista Giovanni Veronesi ammette su Twitter che Asia Argento si confidò con lui raccontandogli delle molestie subite da parte del potente produttore.
“Me lo disse vent'anni fa ma era piccola e aveva paura”, ricorda. “Io non sapevo che fare. Mi sembrava una cosa troppo lontana da me. Ma avrei dovuto denunciare io”, scrive oggi il regista, che diresse Asia Argento nel 1997 in ‘Viola bacia tutti’.
Dopo aver parlato delle violenze subite, l’attrice è diventata il bersaglio di critiche per non essere riuscita a sottrarsi agli abusi di Weinstein, critiche che l’hanno spinta ad annunciare l’intenzione di voler lasciare l'Italia. Oggi Veronesi si schiera dalla parte di Asia: “C'è ancora in giro chi dubita, chi dice che l'ha fatto per la carriera”, scrive. “Va difesa e basta. Ha subito violenza”, sottolinea. E conclude: “Non c'è nessun dibattito. Nessun dubbio”.