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Il rigore di Gianfranco Teotino, aveva ragione Churchill a dire: ‘L’Italia perde le guerre come fossero partite di calcio e le partite di calcio come fossero guerre’

24 giugno 2014 | 15.48
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(Infophoto) - INFOPHOTO
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‘’Parlare di tattica è inutile, conterà anzitutto altro: carattere, testa, agonismo’’. ‘’Siamo qui a rappresentare l’Italia’’. ‘’Purtroppo l’Uruguay ha un senso patriottico che noi non abbiamo’’. ‘’E’ la partita più importante della mia carriera’’. Forse aveva proprio ragione Winston Churchill a dire: ‘’L’Italia perde le guerre come fossero partite di calcio e le partite di calcio come fossero guerre’’.

Le parole di Prandelli alla vigilia della sfida, decisiva sì, ma per superare il primo turno, forse sarebbero suonate un po’ meno stonate se fossero state pronunciate nell’imminenza di una finalissima mondiale, non di una partita per entrare negli ottavi di finale. Ha avuto buon gioco il vecchio Tabarez a replicare: ‘’La partita più importante? Per me spero sia almeno la prossima’’. Vero che, per tradizione, l’Italia dà il massino nelle avversità, quando sembra che il mondo, meglio, il Mondiale le crolli addosso. Ma qui si rischia di confondere l’etica con la retorica.

Per strappare un punto all’Uruguay, e magari batterlo, in fondo basterebbe giocare bene al calcio, trovare il modo di anticipare quei due mostri che sono Suarez, soprattutto, e Cavani e di lanciare il più velocemente possibile Immobile e Balotelli. Che magari sarebbe stato meglio provare insieme in almeno un’amichevole di preparazione. Comunque, Forza Italia!, naturalmente.

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