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Il rigore di Gianfranco Teotino, Pirlo regista non in campo ma nei corridoi. L'Italia non ne ha più bisogno

26 giugno 2014 | 16.15
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Ecco, ci mancava solo il ritiro delle dimissioni ventiquattrore dopo. No, non quelle di Abete, che avrà pure le sue responsabilità ma è una persona seria. Non quelle di Prandelli, anche se, vedrete, presto salirà il pressing perché cambi idea. Quelle di Pirlo. Che dopo il discorso strappa applausi di addio, addirittura dentro lo spogliatoio, a disfatta non ancora digerita, durante la volata trans-oceanica ha subito cambiato idea.

''Se il prossimo commissario tecnico lo riterrà opportuno, resterò a disposizione dell'Italia''. A conferma così delle voci che vogliono le dimissioni di Prandelli legate non allo scarso rendimento e impegno dei giovani al Mondiale, ma alla congiura dei vecchi che non lo volevano più. No, di un Pirlo così, di un Pirlo regista non in campo, ma nei corridoi, l'Italia non ha più alcun bisogno. Ne abbiamo già viste abbastanza. Del resto, scusate il luogo comune, tutto il mondo è paese.

I ''negri'', fratello Balotelli, non sono affatto anni luce avanti. Altro che solidarietà. La notizia di oggi è che Muntari e Boateng sono stati espulsi dal Mondiale: cacciati dal ritiro del Ghana, gli è stato ritirato persino l'accredito per continuare a seguire la manifestazione. Boateng ha insultato in pubblico il ct Appiah e si è rifiutato di chiedere scusa, Muntari ha ''aggredito fisicamente'' due dirigenti della Federazione, al culmine della solita battaglia sui premi, la partita che i calciatori africani sanno giocare meglio. Quel Muntari che nei giorni scorsi si era presentato in una favela cercando di distribuire banconote ai poveri che incontrava (l'ha dovuto fermare la polizia…). Che pensi, fratello Balotelli? Che Boateng e Muntari sono diventati troppo italiani?

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