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Euro 2016: il rigore di Teotino, Bale e Ronaldo sono i campioni a decidere

26 giugno 2016 | 15.58
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Cristiano Ronaldo  - AFP
Cristiano Ronaldo - AFP

Diario di bordo: si continuano a vedere partite brutte o bruttine, comunque non spettacolari, ma forse è ora di cominciare a smetterla di darne le colpe ai grandi campioni, alle stelle più attese. Le prime tre squadre a qualificarsi per i quarti? Polonia, Galles, Portogallo. Niente di che, tre sorprese, chi più chi meno. Però, provate a leggerle così: Lewandowski, Bale, Ronaldo.

Tre formidabili protagonisti: un centravanti eccezionale, il giocatore più caro del mondo, il fuoriclasse che da otto anni si contende il Pallone d’oro soltanto con Messi. Dice: ma Lewandowski non ha segnato ancora un gol. Vero, come tutti i migliori è arrivato piuttosto stanco a fine stagione, ma che lottatore formidabile, un vero leader di una nazionale solida, per quanto assai poco brillante, come la sua Polonia.

Bale, invece, è stato fin qui, senza discussioni, il giocatore migliore del torneo, anche il capocannoniere, per ora. Più di un leader: si è caricato sulle spalle tutto il peso del Galles, neanche fosse la sua figlioletta Alba Violet, quella con cui ha giocherellato in campo ieri a fine partita.

Come Ibrahimovic quando gioca nella Svezia, Bale in nazionale va a cercarsi palloni in tutte le zone del campo. Ma lui li sfrutta molto meglio, anche perché in carriera ha giocato in tanti ruoli diversi: terzino, centrocampista di fascia, mezzapunta, attaccante esterno da quando è al Real Madrid.

Sta riuscendo, anche grazie ai nuovi discutibili regolamenti, a fare quello che a un fenomeno come Ryan Giggs non è mai riuscito: portare il Galles in alto a livello internazionale. Infine, Ronaldo. Che non si sta limitando, come dice qualcuno, a portare il suo ego ipertrofico a spasso per la Francia. No, è decisivo, fa sempre la differenza, è il leader dei leader, nonostante sia arrivato qui in una condizione fisica rivedibile.

In una partita senza tiri in porta come quella con la Croazia, il primo è stato il suo ed è stato risolutivo. Il peso dei campioni, mano a mano che si va avanti, in competizioni come queste risulta sempre determinante. L’Italia si può soltanto aggrappare a Buffon. In campo. Ma in panchina c’è Conte, un campione nel suo ruolo. Basterà?

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