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Il ritorno della Swinging London nella collezione Blugirl

20 febbraio 2014 | 19.07
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Il ritorno della Swinging London nella collezione Blugirl

Torna la Swinging London sulla passerella di Blugirl nella collezione dedicata al prossimo autunno inverno. Anna Molinari interpreta lo stile delle groupies Marianne Faithfull e Anita Pallenberg. La giustapposizione fra lucido e opaco, opulenza e leggerezza delinea una femminilità esibita senza eccessi. Fil rouge della sfilata, un tocco di luce nelle trame di chiffon in fil coupé lurex, nelle spalmature, nelle rigature dorate su velluto e nel pizzo lucido dove le tonalità monocromatiche dell'écru e dell'avorio definiscono le silhouettes.

Effetti optical nei capispalla dalle lavorazione ad intarsio in bianco e nero o a contrasto nel mix di animalier. Il cappotto dalla linea dritta è proposto in camoscio, in mohair, ma anche nella versione corta, a metà fra il caban e l'overcoat, in broccato con fiori dorati o in pelle dal mood rock. Vagamente gipsy e un po' rétro, tornano i pantaloni bootcut, con la vita segnata da maxi cinture in pelle, sotto ad eteree camicie see-through, con fiocchi e colli ricamati di paillettes, o alle giacche, declinate in vari stili e tessuti.

Stampe floreali e jacquard negli abiti fluidi, corti o alla caviglia, dalle maniche enfatizzate, in velluto di seta dévoré o stampato, in raso di seta, in creponne sablé o in organza ricamata in filo, nei colori giallo limone, lilla, verde acqua e pesca da indossare con platforms in pelle e camoscio. Gli accessori eye-catching vedono protagonisti i cappelli dall'ampia tesa in feltro con spille e nastri, fur-bags a tracolla, grandi occhiali dalla montatura dorata e piccoli rose-chokers, emblema di Anna Molinari 'Regina delle rose'.

"Mi sono ispirata alle ragazze che seguivano i Rolling Stones - spiega la stilista - erano donne che indossavano abiti meravigliosi e hanno creato una vera e priopria moda. Io ovviamente le ho riportate ai tempi moderni e contemporanei e un po' bohemienne. La prima uscita è tutta nera per dare un tocco strong alla sfilata con pellicce ecologiche; molto interessanti sono i capi color pastello o stampati con rose; oppure ancora i cappotti in alpaca rosa azzurro o crema e le paillettes declinate nei toni dell'azzurro e del rosa. C'è la gonna corta di Biba, ma anche quella più lunga ed etnica da figlia dei fiori".

Rispetto al mercato, "vendiamo moltissimo all'estero, in Asia, Cina, Giappone, Russia, Arabia, America, in Francia. Ma in Italia il momento è molto difficile. I clienti - fa sapere Anna Molinari - sono rimasti tutti ma hanno diminuito gli ordini. Il nostro budget lo abbiamo superato lo stesso grazie all'estero".

ALBERTA FERRETTI, IN PASSERELLA VA IN SCENA IL 'BOSCO INCANTATO'

Un 'bosco incantato', abitato da uccelli e alberi, piume e corteccia quello che va in scena sulla passerella di Alberta Ferretti per il prossimo inverno. La donna Ferretti indossa abiti che citano una natura lussureggiante o forse è la stessa natura che è come se si trasferisse sul corpo della donna tra cappotti di stuoia di lana agugliata con lampi di lamè colorato e giacche foderate di chiffon, cappotti e giacche di alpaca con interni di paillettes che prendono i colori del camouflage naturale del sottobosco. E ancora cappotti, abiti e giacche di lana e seta jaquard tridimensionale che riprende la corteccia degli alberi e abiti ricoperti con passamanerie intrecciate che ricostruiscono la tridimensionalità ottenuti con inserti in lana, pelle e seta.

Anche i capi apparentemente più semplici hanno lavorazioni molto ricercate: la giacca in alpaca ha il revers in paillettes a motivo camouflage che riproduce i colori del sottobosco e sfrangiature naturali realizzate a telaio. Il grande pull in mohair si porta con la gonna ampia in feltro e satin tutto intagliato e ricamato e il cappotto in alpaca verde muschio è tutto lavorato con effetti tridimensionali e applicazioni di fiori. Per la sera la donna di Ferretti si trasforma in uccello del paradiso con l'abito a bustier nero di piume e tulle e con quello a voliera con crinolina, intarsi di pizzo, rete e chiffon.

"Ho voglia di trasmettere emozioni - racconta la stilista - ma quelle semplici, che arrivano spontaneamente dall'osservazione della natura, dal decoro spontaneo che rapisce lo sguardo quando un bagliore di luce si insinua nel bosco". La natura copre il corpo femminile con delicatezza, come per l'abito voliera in chiffon nero. Un modo di emozionare - aggiunge - con istinto e naturalezza. Abiti che hanno una loro storia e non nascono in funzione di uno show, ma sono pensati per una donna speciale".

LINGERIE 'DECOSTRUITA' SULLA PASSERELLA DI FRANCESCO SCOGNAMIGLIO

Una interpretazione in chiave romantica ed evolutiva della lingerie, che subisce un procedimento di decostruzione: il corsetto scivola in una gonna indossata al contrario e diventa elemento di rottura della linea immaginaria tra pelliccia e capospalla. Francesco Scognamiglio pensa a una Monnalisa dall'anima bionica che usa materiali futuristici, quali polimeri a celle chiuse dal profumo elastomerico per morbidezza ed elasticità.

I colori traggono ispirazione dalle manifestazioni più potenti della natura: dall'arancio elettrico di un eruzione vulcanica al nero profondo della lava sino al marrone dei semi di cioccolato al grigio delle perle ed al fucsia delle onagracee. La silhouette è morbida, quasi fosse il moto ondoso del mare. Ed ancora texture che assumono l'aspetto di duchesse, tra lane accoppiate con neoprene e spalmate di vernice, dove georgette di seta e rete adornano gli interni delle fodere.

I capispalla dalle reminiscenze militari sono caratterizzati da bottoni dorati a forma di ballon. Costruiti su strutture sospese, abiti in jersey tecnico avvolgono i corpi, uniti da stringhe allacciate sino al collo in una ricostruzione di Shelleyana memoria.

L'INVERNO ROCK DI CLAUDIO CUTULI SBARCA A NEW YORK

Pelli piombate e tonalità catrame. L'inverno rock di Claudio Cutuli sbarca al 'Designers & Agents' di New York. Le creazioni per la stagione 2014/2015 del maestro tintore italiano calcheranno, dal 21 al 23 febbraio, il palcoscenico internazionale della moda nel settore del pret-à-porter e degli accessori, per poi riprendere il volo verso il 'White' di Milano e il 'Tranoi Femme' di Parigi.

Cutulicult e Patchwork, queste le due collezioni autunno/inverno pronte a sbarcare negli Usa. Sciarpe ispirate ai locali underground delle grandi metropoli e ai colli verdi dell'Umbria. Cutulicult vuole essere una collezione che graffia, fatto di pelli piombate, montoni laminati d'oro e d'argento, capre tibetane vintage. Pelli usurate e arruginite che si adagiano su tessuti total black o color catrame, tinti seguendo la filosofia del naturale.

C'è poi la linea Patchwork. I tessuti morbidi si intrecciano con i colori del bosco, in un groviglio di texture artigianali. I toni più classici del nero, grigio e moro si fondono al color zucca e alle sfumature del verde unite a una novità: il carminio tinto con il vino, l'oro nero proveniente dai colli dell'Umbria che lo stilista ha scelto per tingere le sue sciarpe di cachemire. Il maestro tintore prende spunto dall'Astrattismo del primo Novecento per dar vita, sui suoi accessori, a forme irregolari, a elementi geometrici fusi a figure dell'immaginario più etereo.

DAMIANI DEBUTTA IN MONGOLIA CON UNA BOUTIQUE A ULAN BATOR

Damiani, annuncia l'apertura di una nuova boutique in Mongolia, all'interno del Central Tower Mall di Ulan Bator, dove sono presenti alcuni dei più importanti brand di lusso internazionali.

La maison è il primo brand di alta gioielleria ad aprire una boutique monomarca in Mongolia. Damiani continua nella sua politica di espansione internazionale con particolare attenzione all' Asia dove il marchio diventa ogni giorno più conosciuto e apprezzato.

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