Fin da ragazzo Nicola "conosceva lo spirito di penitenza", scrive un suo biografo, il contemporaneo fra' Pietro da Monte Rubiano, che dà un particolareggiato resoconto delle sue straordinarie esperienze mistiche e dei prodigi compiuti, come la risurrezione della dodicenne Filippina di Fermo, di Jacopuzzo Fatteboni e Venturino di Gigliolo.
Il processo di canonizzazione conferma l'autenticità di ben 301 miracoli. Quarant'anni dopo la morte il suo corpo è trovato incorrotto.
Nato a Castel Sant'Angelo in Pantano, nella diocesi di Fermo, Nicola a dodici anni è accolto come oblato dagli agostiniani.