
Gli outfit sono combinati con apparente casualità e disinvoltura. La pelliccia è gettata casualmente sui pantaloni di raso e un pullover. Giacche sartoriali disegnano una figura asciutta che termina con gonne-pantalone. I cappotti chiusi da cinture hanno la mollezza sofisticata di una vestaglia. Tuniche sono portate sui pantaloni. (Fotogallery)
Disordine ordinato. Rodolfo Paglialunga lavora su una idea di precisione spezzata per la collezione Jil Sander autunno inverno 2015-16. Concentrandosi su capi senza tempo, crea un codice estetico aperto che può essere interpretato in maniera personale. La silhouette è alta e verticale, dalla rilassatezza delicata. Gli outfit sono combinati con apparente casualità e disinvoltura. La pelliccia è gettata casualmente sui pantaloni di raso e un pullover. Giacche sartoriali disegnano una figura asciutta che termina con gonne-pantalone. I cappotti chiusi da cinture hanno la mollezza sofisticata di una vestaglia. Le tuniche sono portate sui pantaloni. (Fotogallery)
Il collo è sempre coperto da collarette dolcevita, evidenziato da una ruche. Costante la tensione di linee rette e diagonali. A generare movimento le chiusure doppiopetto, i check maschili fuori misura che disegnano linee e griglie su capi sartoriali. Geometrie corrono ritmicamente, rompendo ulteriormente l’ordine apparente: righe e bande su top e maglie, quadri decostruiti e nastrati su cappotti.
La tavolozza dei colori è corretta, con rotture estive: toni di blu, verde scuro, bianco e nero si alternano a sprazzi di rosa pallido, giallo, turchese.