Il totale delle entrate di bilancio delle istituzioni non profit è pari a 64 miliardi di euro, mentre le uscite totali, che comprendono le spese del personale, l'acquisto di beni e servizi, i sussidi contributi ed erogazione a terzi, etc., ammontano a 57 miliardi di euro. Lo rileva l'Istat nel 9° censimento generale dell'Industria, dei Servizi e delle Istituzioni Non Profit. Le regioni con il maggior volume, sia di entrate che di uscite, sono la Lombardia (oltre 17miliardi di euro di entrate e oltre 15miliardi di euro di uscite), e il Lazio (quasi 15miliardi di entrate e quasi 12miliardi di uscite). Nell'insieme i valori delle due regioni rappresentano circa il 50% del totale complessivo.
La principale fonte di finanziamento è di provenienza privata (per l'86,1% delle istituzioni), mentre il 13,9% ha entrate di fonte prevalentemente pubblica. Su base regionale, in Sardegna (26,2%) e provincia autonoma di Trento (26,3%) si registra il maggior numero di istituzioni che fanno più ricorso al finanziamento di natura pubblica; in Veneto (10,9%) ed Emilia-Romagna (9,6%) sono localizzate le istituzioni maggiormente orientate alle fonti di finanziamento privato.
I settori che utilizzano più fonti di finanziamento pubblico sono Sanità (36,1%), Assistenza sociale e protezione civile (32,8%), Sviluppo economico e coesione sociale (29,9%). Quelli più sostenuti da introiti privati sono Religione (95,5%), Relazioni sindacali e rappresentanza di interessi (95,3%), Cooperazione e solidarietà internazionale e Cultura sport e ricreazione (entrambe 90,1%).
Le istituzioni non profit rilevate sono nel 62,7% dei casi di pubblica utilità, orientate al benessere della collettività in generale e nel restante 37,3% mutualistiche dirette agli interessi e ai bisogni dei soli soci. L'orientamento è legato all'attività svolta: le istituzioni solidaristiche sono presenti in una quota nettamente superiore alla media nazionale nei settori della Cooperazione e solidarietà internazionale (96,3%), della Sanità (91,3%), dell'Assistenza sociale e protezione civile (90,4%), della Filantropia e promozione del volontariato (90,4%), dell'Istruzione e ricerca (83,4%).
Sono stati rilevati per la prima volta i servizi erogati dalle Istituzioni non profit. I più diffusi, nell'ambito dei diversi settori, sono relativi a: nella Cultura, sport e ricreazione: organizzazione di eventi sportivi (23,7%), di corsi per la pratica sportiva (20%) e di eventi, feste, sagre e altre manifestazioni (19,7%); nell'Istruzione e ricerca: servizi per le scuole dell'infanzia e la formazione (33,3%) e aggiornamento professionale (28,2%); nella Sanità: donazione di sangue, organi, tessuti e midollo (33,6%) e soccorso e trasporto sanitario (19%).
Inoltre, nell'Assistenza sociale e protezione civile: integrazione sociale dei soggetti deboli o a rischio (27,5%) e sostegno socio-educativo (24,2%); nell'Ambiente: interventi di salvaguardia del territorio (47%) e soccorso e ospitalità degli animali (22,4%). Infine nello Sviluppo economico e coesione sociale: il servizio maggiormente erogato (49,3%) è l'inserimento lavorativo in impresa o cooperativa.