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Papa: il sogno di un ergastolano, incontrare Francesco il 20 dicembre

10 dicembre 2014 | 18.35
LETTURA: 3 minuti

La Comunità Giovanni XXIII sarà ricevuta da Bergoglio nell'Aula Paolo VI. Per il via libera si attende la decisione del magistrato di sorveglianza di Padova

Papa: il sogno di un ergastolano, incontrare Francesco il 20 dicembre

Un ergastolano da papa Francesco. E' quello che potrebbe accadere il prossimo 20 dicembre quando la comunità Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi sarà ricevuta in udienza da Bergoglio nell'Aula Paolo VI. In quell'occasione in udienza potrebbe andare anche Carmelo Musumeci, ergastolano che ha già trascorso in carcere più di venti anni. "Manca ancora il nulla osta ufficiale ma papa Francesco incontrerebbe volentieri Musumeci - racconta all'Adnkronos Giovanni Ramonda, responsabile della comunità papa Giovanni XXIII -. Da tempo abbiamo prospettato la cosa all' autorità competente. Siamo in attesa di una risposta".

L'ergastolano è recluso nel penitenziario Due Palazzi di Padova. "La pratica di Musumeci è pendente davanti al magistrato di sorveglianza di Padova - spiega il direttore del penitenziario, Salvatore Pirruccio -. Da quel che mi risulta non ha mai avuto dei permessi premio. Speriamo che la richiesta di incontrare il Papa possa essere accolta". E' quanto spera Musumeci, come pure la comunità fondata da don Benzi che sabato 20 dicembre sarà ricevuta in udienza da Bergoglio in Vaticano.

"Con noi - racconta Ramonda - ci saranno ammalati, portatori di handicap, persone che sono uscite dal carcere e che cercano di reinserirsi in società. Speriamo che insieme a noi possa esserci pure Musumeci". L'ergastolano riceveva spesso visite in carcere da don Benzi, come oggi le riceve dal successore, Giovanni Ramonda.

La storia di Carmelo, in carcere si è laureato con una tesi sulla pena di morte

Musumeci aveva 36 anni quando venne catturato dalla polizia. Era il capo di una banda che gestiva traffici della malavita in Versilia. Un giorno gli spararono sei colpi. "Reagii come sapevo: facendomi giustizia da solo. Le uniche regole a me note erano quelle con cui sono cresciuto", raccontò. Fu condannato all'ergastolo.

Musumeci è stato anche sottoposto al carcere duro, in isolamento diurno. In carcere si è laureato in giurisprudenza con la tesi 'Pena di morte viva'. Successivamente ha scritto un libro, 'Gli uomini ombra', in cui ha raccontato di ergastolani come lui. Alla laurea venne festeggiato per dodici ore di permesso, le "uniche" che sono state accordate sino ad ora a Musumeci, come dice il direttore del penitenziario, alla comunità Papa Giovanni XXIII tra i familiari e qualche amico.

Ora la speranza di incontrare Bergoglio. "Mi auguro con tutto il cuore che il 20 dicembre Carmelo Musumeci possa essere con noi in udienza", è l'auspicio di Ramonda. Si dovrà attendere la risposta dal magistrato di Sorveglianza.

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