"Sono allibita. Non so chi abbia scelto Sergio Sylvestre per il canto dell’inno. Chiunque lo abbia fatto, suppongo per interessi discografici, quanto meno doveva appurare la qualità e la capacità dell’artista di affrontare Il Canto degli Italiani in modo degno e rispettoso. Il celebre Inno di Mameli non è una canzonetta da cantare perché il manager ti infila in una partita ma è un segno di puro amore e devozione”. E' il duro post del soprano Elena Bonelli che su Instagram, in controtendenza con molti esponenti del mondo musicale scesi a difesa del cantante afroamericano salentino d'adozione, mostra di non avere affatto apprezzato l'esecuzione dell'Inno di Mameli. "Se non lo senti, se non lo rispetti, se non lo sai cantare ma chi ti obbliga!", esclama la Bonelli, che è stata la voce ufficiale dell'Inno di Mameli ai Mondiali del 2002.