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Rifiuti: il vecchio telefonino si butta in negozio, grandi catene pronte al 'ritiro'

09 gennaio 2015 | 18.23
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Gasperini (Remedia): "La grande distribuzione si è già organizzata per lo smaltimento, come stabilito dal decreto ma ancora manca una campagna informativa"

Rifiuti: il vecchio telefonino si butta in negozio, grandi catene pronte al 'ritiro'

Non sai dove buttare il tuo vecchio telefonino, il tablet ormai rotto, il lettore di cd che non usi più? Nulla di più facile: basta andare in un grande negozio di elettronica e consegnarlo. Penseranno loro a smaltirlo senza inquinare, facendo in modo che tutte le parti recuperabili vengano riciclate.

Non tutti lo sanno ma da aprile scorso, infatti, un decreto obbliga le grandi catene a ritirare gli oggetti elettrici ed elettronici vecchi e farsi carico dello smaltimento anche senza venderne altri in cambio.

"Il cosiddetto 'uno contro zero' è già attivo - assicura all'Adnkronos Fabrizia Gasperini del consorzio Remedia - in questi mesi la grande distribuzione si è organizzata ed è pronta a svolgere questo servizio ma - aggiunge - per ora si è raccolto poco perché non c'è stata una campagna informativa (che stiamo preparando per la primavera) ed è evidente che se i cittadini non lo sanno...".

Oggi il riciclo di materiale elettrico ed elettronico raggiunge le 250mila tonnellate l'anno ma l'obbiettivo, grazie anche alla nuova norma che impone la collaborazione dei grandi rivenditori, è di raggiungere entro il 2019 le 720mila tonnellate di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). "Un obiettivo - chiarisce Gasperini - impossibile da raggiungere solo affidandosi alle isole ecologiche. Senza il contributo della grande distribuzione non potremmo mai farcela. E se oggi dai big del settore arriva solo il 7% dei Raee (mentre in Francia sono al 35%), anche grazie a questo decreto noi pensiamo di poter arrivare nel 2019 al 30%".

E il vantaggio sarà enorme per tutti. La chiave è il riciclo dei componenti. "Noi oggi come Remedia riusciamo a riciclare dai piccoli apparecchi elettronici smaltiti il 94,5% delle parti - afferma Gasperini - ma, ovviamente, ragionando ancora su un quantitativo basso di apparecchi raccolti, i vantaggi del riciclo non coprono ancora tutti i costi. Se invece i numeri cresceranno - spiega l'esperta - allora potremmo pensare non solo a un abbattimento dei costi per i prodotti nuovi ma anche a degli incentivi per i cittadini".

Insomma, riportare un vecchio apparecchio al negozio invece di abbandonarlo in un cassetto o peggio farlo finire nell'indifferenziata non solo è un gesto di attenzione ambientale ma, alla lunga, ci conviene.

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