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Il vicepresidente Cri: "Con pandemia è aumentato numero giovani volontari"

19 febbraio 2022 | 17.45
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Il vicepresidente Cri:

Da una parte i ragazzi che con la pandemia e le restrizioni hanno pagato nel peggiore dei modi la privazione della libertà, il divieto di uscire, socializzare, relazionarsi con i coetanei. Dall'altra quelli che hanno reagito mettendosi al servizio degli altri per continuare a vivere la città, le persone, aggredendo in prima persona il virus. In tutta Italia, dopo anni in cui il volontariato scivolava inesorabile a picco, colpa anche delle difficoltà economiche e del poco tempo a disposizione oltre a quello utilizzato per lavorare, dal 2020 ad oggi la Croce Rossa ha goduto di una inversione di tendenza guidata nel "settore" proprio dai giovani: 44 mila tra i 14 e 32 anni prestano servizio nella gestione del Covid su un totale di 150mila volontari in tutta Italia.

"Da una parte perché, con lo scoppio della pandemia - spiega all'Adnkronos Matteo Camporeale, vicepresidente della Croce Rossa Italiana e rappresentante dei giovani - appartenevano alla fascia di popolazione meno a rischio e che si sono messi a disposizione per tutte le attività, dalla consegna dei farmaci alla spesa sanitaria fino ai trasporti sanitari. Nel 2020 avevamo avviato un programma di volontariato temporaneo per l'emergenza e su 65mila adesioni che ci sono state, il 50% erano giovani". E con il decremento dei casi il trend non è aumentato: "c'è sempre un impegno dei ragazzi in questo tipo di attività e nelle iniziative ambientali, nelle scuole, che sono riprese trasformandosi in attività online - continua Camporeale - Fare volontariato permette di non isolarsi e mantenere una relazione con gli altri giovani. Ed è sempre stato un grande valore aggiunto, soprattutto in un momento di incertezza in cui possono sentirsi attivi".

"La nostra mission di Croce Rossa è che tutti possono aiutare e che già a 14 anni si può andare, ad esempio, insieme ai volontari formati nelle scuole - continua il vicepresidente Cri - hanno potuto fare un lavoro online di chiamata delle persone che richiedevano pacchi viveri nella situazione di emergenza, di preparazione dei pacchi stessi ma abbiamo anche un programma '8-13' per avvicinare al mondo del volontariato fin da piccoli. Nel 2021 abbiamo avuto 21.874 nuovi volontari e di questi 11.390 sono giovani, più del 50%. In quello stesso anno sono stati tre i ragazzi nominati alfieri della Repubblica: l'appello è a non vedere la gioventù allo sbando ma di considerarla per quello che è, con pregi e difetti, con il bisogno di socializzare, soprattutto dopo questi anni, di dargli attenzione, di riconoscere nel percorso scolastico, universitario e lavorativo il loro impegno nel volontariato".

(di Silvia Mancinelli)

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