Questa mattina l'arcivescovo di Taranto ha visitato il presidio della portineria C dello stabilimento Ilva dove ha incontrato gli autotrasportatori che protestano per i pesanti ritardi dei pagamenti per i servizi resi all'azienda siderurgica.
"Seguo da giorni, con apprensione, le vicende che coinvolgono tanti tarantini, lavoratori dell'indotto dell'Ilva, imprenditori operai ed autotrasportatori", ha commentato. "Non c'è dubbio che la nostra sia una comunità ferita, oltraggiata, e che tante prove abbia già dovuto affrontare. In molti mi hanno chiesto un aiuto, un conforto. Io, fratelli, oggi più che mai, mi sento di dirvi, che non è più il tempo di piangere. Ecco perché sono stato alla portineria C dell'Ilva: per portare solidarietà a chi chiede pane ed un futuro dignitoso per la propria famiglia. Sua Santità, papa Francesco ha evidenziato monsignor Santoro - ci ricorda spesso di non perdere la speranza, di non farcela rubare. Non dobbiamo dimenticarlo mai".