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Ilva, la giornata più lunga

09 ottobre 2017 | 10.28
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(AdnKronos)
(AdnKronos)

Gli operai dell'Ilva incrociano le braccia contro la proposta di piano industriale di AM InvestCo, che per i lavoratori significa soprattutto la prospettiva di 4mila esuberi. E il rischio di perdere 6-7mila euro tra anzianità e premi.

GENOVA - E' arrivato davanti alla prefettura il corteo di Genova. In mattinata è giunta una convocazione per un incontro da parte del prefetto Fiamma Spena con sindacati e autorità, alla presenza del sindaco di Genova Marco Bucci e del governatore ligure Giovanni Toti. Davanti alla prefettura ingente schieramento di polizia in assetto antisommossa.

"Il fermo in fabbrica durerà finché non abbiamo una convocazione - ha spiegato dal corteo Bruno Manganaro, segretario genovese della Fiom Cgil -. Noi vogliamo qualcuno che a nome del governo, non nascondendosi dietro a Mittal, ci dica se si rispettano o no le leggi dello Stato. "Io sono un po' vecchio ma non ho mai visto un governo strappare così una legge dello Stato".

Si è unita al corteo anche una delegazione di lavoratori del porto e dei vigili del fuoco. "Siamo esasperati e indignati - ha concluso Manganaro - per il comportamento del governo, perché quella lettera non l'ha scritta solo Mittal, l'ha scritta anche il governo".

NOVI LIGURE - Anche i lavoratori della Ilva di Novi Ligure, nell'alessandrino, sono in sciopero a difesa del contratto e contro i 4.000 esuberi annunciati, di cui una cinquantina proprio nel sito alessandrino.

TARANTO - Sciopero di 24 ore poi per i lavoratori dello stabilimento di Taranto. Il consiglio di fabbrica rispedisce ai nuovi proprietari e al governo anche "l'azzeramento degli accordi vigenti, il licenziamento e le assunzioni con il Job's Act, l’azzeramento degli istituti contrattuali, la discriminazione tra lavoratori" e la mancanza di prospettive “per gli operai degli appalti”.

"Ci rifiutiamo di considerare che tale impostazione possa rappresentare il punto di partenza della trattativa che vede coinvolti migliaia di lavoratori e le loro famiglie come fossero merce di scambio".

Fim, Fiom, Uil Usb invitano "i lavoratori ad aderire in massa alle iniziative di mobilitazione e di lotta messe in campo per impedire ad Am Investco e Governo di sbeffeggiare ulteriormente un territorio già fortemente devastato dal punto di vista ambientale, sanitario e occupazionale. Nella prima giornata di protesta bisogna dare un forte segnale - sottolineano - aderendo compatti allo sciopero, condizione unica in cui l'assenza dei lavoratori fermi la produzione e per poter programmate le mobilitazioni prossime necessarie".

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