''Ormai sono sempre piu' frequenti le segnalazioni che arrivano dagli operai che lavorano all'interno dello stabilimento siderurgico di Taranto relative a situazioni di pericolo e di allarme connesse alle condizioni di esercizio degli impianti. Da un po' di tempo sembra che l'attenzione di alcuni operai si sia concentrata sulla stabilità strutturale degli altiforni ed in particolare dell'altoforno 5 (Afo 5 ndr)''. Lo riferisce Fabio Matacchiera, presidente del fondo antidiossina di Taranto.
''Gli stessi ci allertano - prosegue - che sono udibili forti rumori determinati da inconsuete vibrazioni sempre piu' incalzanti e frequenti. A convincerci maggiormente dell'ipotesi di un reale pericolo di esplosione, ci sarebbe la testimonianza degli stessi operai che riferiscono della presenza di evidenti fessurazioni in prossimita' del crogiuolo che rappresenta il cuore dell'altoforno. Facciamo notare che l'Afo 5 e' il piu' grande altoforno d'Europa e che lo stesso non e' mai stato fermato dalla sua prima installazione, ne' per manutenzioni straordinarie, ne' per interventi strutturali per la messa a norma dei diversi componenti di impianto, ivi incluso il rifacimento dello stesso crogiuolo. Inoltre, l'Afo 5 fa parte della aree poste sotto sequestro, inizialmente con divieto d'uso e attualmente restituito agli usi legittimi con provvedimento normativo del Governo, nonostante considerato inquinante e pericoloso''.