Roma, 3 marzo 2014 - “I tabaccai ricchi? Ma ci facciano il piacere! Il nostro aggio è il più basso d’Europa, appena la metà di quello dei colleghi francesi, che già sono penultimi nella classifica. E lo dico dati alla mano, non certoper sensazionalismo mediatico”. Così Giovanni Risso, Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tabaccai, sostiene i colleghi mentre è in corso, in tutta Italia, la prima giornata di sciopero della categoria.
“La battaglia sull’aggio dei tabacchi, la nostra battaglia, non è il capriccio di un momento - continua Risso - ma è iniziata da tempo, da quando la redditività delle nostre rivendite è calata a picco. Per questo parlare ora di percentuali non ha senso. Il discorso da fare è ben più ampio.”.
“Siamo la rete più ampia ed efficiente in Italia. Le tabaccherie sono l’ultimo presidio rimasto tra i negozi di prossimità e la cittadinanza si rivolge con fiducia a noi tabaccai. Tutto, sia detto chiaramente, a vantaggio in primis dello Stato, per il quale siamo i primi collettori d’imposte”.
“Perché dunque - incalza il Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tabaccai - il nostro lavoro non deve essere adeguatamente retribuito? Perché, a quelli che già gravano sulla nostra amministrazione, dobbiamo aggiungere anche il costo di una tale capillarità? Lo Stato ricava gran vantaggio dalla diffusione sul territorio della tabaccherie. Bene, è giunta l’ora che il Governo ne tenga conto, anche perché sui costi in continuo aumento nessuno sconto ci è riconosciuto.”
“Abbiamo iniziato a trattare alcuni mesi fa ma nulla è successo. Vogliamo delle risposte” - conclude Risso.